Ecco i nuovi colori: da lunedì 10 maggio nessuna Regione in rosso. Arancioni Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta
Nessuna Regione in rosso. E’ arrivata oggi, venerdì 7 maggio, l’ufficialità dopo il consueto monitoraggio della cabina di regia. Sulla base dei dati raccolti dall’Iss relativi all’andamento della pandemia di Coronavirus – come l’indice Rt, i numeri sulle ospedalizzazioni e sui vaccini – l’Italia sarà quasi tutta in giallo a partire da lunedì 10 maggio. Stasera sono attese le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Le uniche regioni che resteranno in arancione sono la Sardegna, la Sicilia e la Valle d’Aosta. Gli indici in miglioramento permettono invece a Calabria, Puglia e Basilicata di diventare gialle. Confermate nella fascia più bassa di rischio tutte le altre regioni. Presentando gli ultimi dati, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro oggi ha sottolineato che «la curva in Italia è in decrescita, mentre in altri Paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione». «Questa settimana, in tutte le regioni e province autonome, è registrata una decrescita», ha osservato Brusaferro. «L’età media dei casi scende a 41 anni e anche l’età media dei ricoveri scende a 65 anni. I casi, però, segnano un aumento tra i più giovani, tra 0 e 9 anni. I casi tra gli over 80 decrescono più rapidamente delle altre fasce e questo è un effetto delle vaccinazioni».
Immagine di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI
Leggi anche:
- Domani i nuovi colori delle Regioni: Puglia in giallo, spera anche la Calabria. La Campania rischia di tornare arancione
- Aperitivi negazionisti e decine di violazioni delle norme anti Covid: sequestrata la Torteria di Chivasso
- Verso l’addio al coprifuoco tra fine maggio e inizio giugno. Mulé: «Superiamo la “sindrome di Cenerentola”»
- Assembramenti in Duomo per lo scudetto dell’Inter, Sileri: «Immagini che fanno male». Il Viminale: «Si rischia di vanificare tutto»
- Salvini attacca Sala sulla festa dei tifosi dell’Inter: «Doveva usare San Siro». La replica: «Gli stadi sono chiusi»