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Caso Durigon, l’affondo M5s contro il leghista: «Draghi deve togliergli l’incarico nel governo»

Secondo i pentastellati è inopportuno che il sottosegretario conservi l'incarico al Ministero dell'Economia e delle Finanze

Dopo l’interrogazione parlamentare presentata ieri dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Frantoianni, anche il M5s si muove sul caso Durigon. I deputati pentastellati hanno presentato una mozione alla Camera per chiedere la revoca della nomina nei confronti del sottosegretario leghista al Mef, a seguito dell’inchiesta di Fanpage da cui emergono «parole inappropriate circa l’indagine della magistratura che riguarda il partito a cui appartiene». I firmatari del M5S chiedono al Governo di «avviare immediatamente le procedure di revoca, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri, della nomina a Sottosegretario di Stato» di Durigon.

«Riferendosi all’indagine sui presunti fondi occulti della Lega – ricorda il M5s – e sui 49 milioni di rimborsi elettorali frutto di truffa, parlando con un conoscente, Durigon afferma: “Quello che indaga della Guardia di Finanza […] il generale […] lo abbiamo messo noi”». Nel documento depositato i parlamentari M5s fanno riferimento all’inopportunità che Durigon conservi l’incarico al Ministero dell’Economia e delle Finanze (dicastero a cui afferisce la Guardia di Finanza) e le numerose deleghe, sostenendo che «le esternazioni del sottosegretario Durigon riguardo a un millantato “controllo” delle indagini e dei processi portati avanti dalla Guardia di Finanza rispetto al suo partito gettano una oscura e pesante ombra sull’imparzialità e sull’incorruttibilità di tale Corpo dello Stato».

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