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Sileri: «Via le mascherine all’aperto con 30 milioni di persone vaccinate»

10 Maggio 2021 - 14:42 Maria Pia Mazza
Il sottosegretario alla Salute si è detto favorevole alla riapertura dei centri commerciali nei weekend. Contrario all'abolizione del coprifuoco, ma non a uno slittamento

Verrà il giorno in cui si potrà tornare a stare senza mascherina all’aperto? Un’ipotesi plausibile secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ma solo quando «saranno raggiunti i 30 milioni di vaccinati, almeno con una dose». Dopo la prima somministrazione (o unica, come nel caso del preparato anti-Covid di Johnson&Johnson) si dovranno aspettare comunque 3 settimane per una buona protezione», ha spiegato ai microfoni di Radio24. La mascherina, però, dovrà esser comunque portata nel taschino, e indossata qualora ci si dovesse trovare in mezzo a eventuali assembramenti.

Sì alla riapertura dei centri commerciali nei weekend

Il sottosegretario ha poi toccato il tema delle riaperture dei centri commerciali nei fine settimana. «Non vedo perché non debbano riaprire nel beve termine – ha osservato -. È chiaro che anche i centri commerciali, con regole da rispettare, devono riprendere le loro attività», anche alla luce dei dati attuali. Come già anticipato, Sileri prevede un aumento dei contagi, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione. Tuttavia, «avendo protetto le fasce più deboli della popolazione con la vaccinazione» vien da sé che anche i grandi magazzini italiani possano riaprire le porte al pubblico, «con termoscanner all’entrata e flussi contingentati».

No all’abolizione del coprifuoco

In parallelo alle progressive riaperture, Sileri ha ribadito di esser favorevole allo slittamento del coprifuoco alle 23 o 24, «continuando a controllare i numeri». Prima di pronunciarsi con maggiore certezza sull’uno o l’altro orario, però, il sottosegretario consiglia di aspettare i dati settimana dell’Iss, per vedere l’andamento epidemiologico nazionale. Sileri è però contrario all’abolizione tout court della misura. «Ci sono sempre i rischi di ulteriori eventi di aggregazione – osserva -. Andiamo per gradi, cerchiamo di non correre troppo, già spostarlo a mezzanotte credo che sia un buon passo in avanti». Dopodiché «vedremo poi a giugno quello che accadrà, quando avremmo raggiunto 30 milioni di persone vaccinate con la prima dose». Solo allora, secondo il sottosegretario Sileri, «sarà chiaro che si potrà fare qualche ulteriore passo in avanti».

Foto in copertina: ANSA / CIRO FUSCO

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