Escalation di violenze a Gerusalemme, la polizia israeliana lancia granate dentro la moschea di al-Aqsa – I video
Dopo la terza notte di scontri tra le autorità israeliane e i manifestanti palestinesi riunitisi per protestare contro lo sfratto di decine di famiglie palestinesi dal quartiere di Sheik Jarrah, a Gerusalemme Est, questa mattina la polizia israeliana ha fatto nuovamente irruzione nella moschea di al-Aqsa, lanciando granate contro le persone presenti all’interno. Scontri sono poi scoppiati nell’area della Spianata delle moschee. Secondo la Mezzaluna Rossa, sono già centinaia i palestinesi rimasti feriti o contusi nel corso degli scontri di questa mattina. Cinquanta di essi sono stati ricoverati in un ospedale di Gerusalemme est e in un ospedale da campo allestito presso la Spianata.
May 10, 2021
Un’escalation di violenze che potrebbe peggiorare dopo che Israele ha deciso di permettere lo svolgimento del Jerusalem Day, la giornata in cui gli israeliani ricordano il giorno in cui Gerusalemme Est fu occupata nel 1967 e successivamente annessa a Israele. Le autorità hanno però deciso di impedire agli ebrei di entrare nell’area del Monte del Tempio per motivi di sicurezza.
May 10, 2021
Dall’inizio delle proteste, sono stati almeno 250 i feriti. Diverse le persone e gli attivisti arrestati nella notte anche nella città di Haifa, nel nord di Israele, dove le autorità hanno risposto alle proteste sparando sulle persone riunite per le strade.
May 10, 2021
Le tensioni a Gerusalemme sono aumentate quando la scorsa settimana, le autorità locali hanno sfrattato una decina di famiglie palestinesi dalle loro case. Una decisione da parte di un tribunale israeliano – che potrebbe sospendere gli sfratti – è attesa per oggi. Intanto, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha invitato Israele a «esercitare la massima moderazione e a rispettare il diritto alla libertà di riunione pacifica», secondo un portavoce. Il segretario generale ha anche espresso la sua profonda preoccupazione per le continue violenze a Gerusalemme Est, «così come per i possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case», ha detto in un comunicato Stephane Dujarric. Guterres ha quindi esortato Israele «a cessare gli sfratti».
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