Come raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile? Open-es è la risposta all’intero ecosistema industriale
È l’era delle community. I post su Facebook che lasciano spazio ai gruppi, le fanbase che si incontrano e si organizzano su Discord e nelle chat Twitch, i forum di Reddit che diventano uno sciame di piccoli investitori e ribaltano i mercati. Eni, Boston Consulting Group e Google Cloud hanno deciso di aprire una piattaforma che si basa proprio su questo principio: creare un gruppo di utenti per lavorare insieme. Open-es nasce per mettere in relazione le imprese che vogliono fare della crescita sostenibile uno dei cardini del loro sviluppo, sia in Italia che nel resto del mondo.
Lo schema per entrare a fare parte di questa community è semplice. Dopo la registrazione sul portale bisogna entrare nella piattaforma e costruire il profilo della propria azienda attraverso una dashboard. A questo punto sarà possibile misurare le performance dell’impresa attraverso i criteri definiti dalle Stakeholder Capitalism Metrics del World Economic Forum, una serie di parametri che tracciano i confini della sostenibilità sia per le piccole che per le grandi aziende.
Oltre a migliorare la propria consapevolezza su questi temi, con un piano di sviluppo personalizzato le aziende possono individuare le azioni prioritarie da attuare, condividere le proprie esperienze, collaborare con la community, chiedendo e dando consigli, accedere e offrire servizi nel marketplace di Open-es. Non solo. Alle aziende che entrano nella piattaforma viene chiesto di coinvolgere in tutto il processo anche i fornitori, così che la sostenibilità dello sviluppo non riguardi solo una parte della filiera produttiva.
Come funzionano le Stakeholder Capitalism Metrics del World Economic Forum
Le Stakeholder Capitalism Metrics sono state definite dal World Economic Forum e dell’International Business Council nel settembre 2020. In tutto si tratta di una serie di 21 indicatori basati su 4 pilastri: Persone, Pianeta, Prosperità e Principi di Governance. Un protocollo per verificare la sostenibilità di un’azienda a 360°, dall’ambiente alle ricadute economiche e sociali sui territori in cui lavorano l’azienda e i suoi fornitori.
L’amministratore delegato di Eni Descalzi: «Vogliamo che Open-es diventi un luogo di tutti»
Online da fine marzo, Open-es ha già raccolto l’adesione di 1.600 aziende provenienti da 39 Paesi e 56 settori industriali. L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha sottolineato che l’obiettivo del progetto è quello di creare una community in cui le aziende possono incontrarsi e costruire insieme un percorso per raggiungere un modello di sviluppo sostenibile:
«Eni si fa promotore di questo strumento, condividendo la propria esperienza e il proprio know how in tutti gli ambiti della sostenibilità, ma l’obiettivo è che questo possa diventare un sistema inclusivo del più ampio numero possibile di imprese, un luogo di tutti, al fine di,compiere un percorso comune di continuo miglioramento operativo e tecnologico nella sostenibilità dell’industria».
L’obiettivo di questi parametri, come spiegano Brian Moynihan e Klaus Schwab del Wef è quello di utilizzare questo momento di crisi per ridefinire gli equilibri del mercato: «Siamo nel bel mezzo della serie più difficile di sfide che il mondo ha dovuto affrontare dalla Seconda Guerra Mondiale. La pandemia ha svelato tutte le fragilità e le disuguaglianze dei nostri sistemi sociali. I leader di ogni settore si trovano davanti a un bivio decisivo. Dobbiamo collaborare e cogliere questa opportunità per riequilibrare il nostro mondo a beneficio di tutti. Il settore privato ha un ruolo fondamentale da svolgere».
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