Gli amici di Ciro Grillo: «Il giorno dopo Silvia mise like a un nostro post, poi è sparito». E ora c’è anche un terzo video manipolato
Emergono nuovi particolari sulla presunta violenza sessuale di gruppo che si sarebbe consumata il 17 luglio 2019 nell’appartamento di Ciro Grillo, figlio del garante del M5s Beppe Grillo, a Cala di Volpe in Sardegna. Con lui c’erano Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria – ora tutti indagati dalla procura di Tempio Pausania che ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale – oltre alle due ragazze, Silvia e Roberta (quest’ultima, però, stava dormendo sul divano). Secondo la ricostruzione dei ragazzi, fu proprio Silvia – che li ha denunciati per essere stata costretta ad avere ripetuti rapporti sessuali di gruppo senza il suo consenso, approfittando del fatto che fosse ubriaca – a proporre un rapporto a tre. Tra l’altro, il giorno dopo la ragazza avrebbe messo anche un like a un video sul loro profilo Instagram. E intanto spunta un nuovo video.
Il giallo del like su Instagram
All’indomani di quella notte, Silvia, secondo il racconto di Edoardo Capitta ai carabinieri, avrebbe cominciato a seguirli su Instagram. Sarebbe diventata così follower del gruppo “I mostri” «mettendo anche un like a un video da me postato mentre scherzo con Francesco Corsiglia». Like che, poi, «è stato rimosso», come scrive Il Fatto Quotidiano. Un fatto che – è bene ricordarlo – non giustifica la violenza né conferma che la giovane fosse consenziente durante l’atto sessuale ma su cui la difesa dei giovani potrebbe puntare per far capire quanto il clima fosse disteso e spensierato non solo quella notte ma anche l’indomani.
Il nuovo video e i “tagli” per non far ingelosire una fidanzata
Intanto spunta anche un terzo video in cui si vedono Vittorio, Ciro ed Edoardo avere un rapporto sessuale con Silvia. I ragazzi raccontano di non averlo mai inoltrato a nessuno e, dunque, di non averlo diffuso via WhatsApp ma di averlo fatto vedere a qualche amico direttamente dal telefono. Video che tra l’altro sarebbe stato persino manipolato. Ne avrebbero fatto «una copia», restringendo il campo dell’inquadratura, così da escludere Vittorio «visto che era fidanzato», come riporta il quotidiano La Verità. I giovani spiegano anche che lei non sarebbe mai stata inquadrata in volto e che quei video e quelle foto, è vero, sono stati realizzati a sua insaputa.
Erano ubriachi o avevano fumato?
Silvia e i ragazzi avevano fatto uso di canne o di alcol? A quanto pare la ragazza non avrebbe mai fumato (così come l’amica Roberta a cui durante la notte sono state lanciate delle «caramelle», delle mentine, mentre dormiva) mentre i ragazzi sì pur limitandosi, spiega Ciro Grillo, a «una canna in casa». Tutti, invece, avrebbero bevuto della «vodka allungata con limonata». Nessuno di loro, però, sarebbe stato ubriaco, tale da non rendersi conto di quello che stava succedendo (ed è questo uno degli argomenti spinosi che Open ha affrontato con i giovani). E i racconti dei ragazzi su questo punto convergono eccome. Capitta: «Come noi, lei era alticcia, non ubriaca e non barcollava». Corsiglia: «Eravamo tutti consapevoli di quello che facevamo».
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Cosa avrebbe detto Silvia quella notte
Corsiglia: «Con lei l’intesa era cominciata in taxi, poi ho avuto l’impressione che non fosse soddisfatta della mia prestazione, che avrebbe voluto di più. Ero in imbarazzo, tutti insieme mi avevano preso in giro per questo». Il riferimento è a un presunto rapporto sessuale con Silvia, consumatosi in doccia e durato pochi minuti. «Non ci sono stati rifiuti, Silvia ci disse che io e Vittorio eravamo i più simpatici e che Ciro non le piaceva», racconta, invece, Capitta che, poi, aggiunge altri particolari: «Lei ci disse che non aveva mai avuto rapporti a quattro. Silvia aveva un comportamento attivo e ci faceva richieste».
«Ci ha denunciati perché non l’abbiamo riaccompagnata»
Un racconto che, però, cozza con quello della vittima che ammette di non essere mai stata consenziente quella notte. Avrebbero approfittato di lei e della sua incapacità di reagire allo stupro. I ragazzi, invece, si spiegano quella denuncia per violenza così: «Forse ci ha denunciato perché non l’abbiamo riaccompagnata», dice Corsiglia. «Mi viene da pensare che tornata a casa si sia accorta di aver fatto qualcosa di più di quello che avrebbe dovuto fare o comunque di essersi pentita», aggiunge Ciro Grillo secondo cui nei discorsi «Silvia lasciava intendere che era meglio un rapporto a tre piuttosto che con uno». E allora se quella notte fosse andato davvero tutto bene perché, quando la vedono due giorni dopo al bar, nemmeno la salutano? Per questioni di opportunità, dicono loro: «Eravamo al bar con la mamma di Ciro», dice Capitta.
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