Sulle riaperture il Trentino anticipa da solo: da oggi pranzi al chiuso al ristorante. Ma solo nel weekend
Il Trentino spiazza tutti e anticipa addirittura il governo Draghi. Da oggi, 15 maggio, infatti, sarà possibile andare a pranzo nei ristoranti anche al chiuso, facendo cadere la regola anti Covid del pranzo solo all’aperto. Un provvedimento pieno di “paletti” e che sarà valido solo nei fine settimana e comunque dalle 5 alle 18. Dunque sì ai pranzi ma no alle cene. A prevederlo è stata una delibera approvata dalla Giunta provinciale secondo cui è meglio riaprire i ristoranti a pranzo che consentire a centinaia di persone, dopo le celebrazioni di cresime o comunioni o comunque per altri motivi, di ritrovarsi in abitazioni private dove non c’è alcun controllo e dove si abbassa totalmente la guardia, non rispettando alcun protocollo di sicurezza. Senza considerare, poi, il timore (più che fondato) che un apparente pranzo in famiglia possa trasformarsi in una vera e propria festa.
Ma ci sono diversi limiti
Il Trentino, però, pone diversi limiti: anzitutto sarà possibile andare al ristorante al chiuso solo nelle giornate di sabato e domenica e comunque dalle 5 alle 18. Non oltre. Il gestore del locale dovrà conservare i nomi dei commensali per 14 giorni, così da consentire alle autorità sanitarie l’eventuale tracciamento nel caso di focolai. È consigliato, poi, che i commensali «appartengano allo stesso gruppo familiare e che preferibilmente provengano dalla stessa regione o provincia autonoma». La sala del locale, inoltre, dovrà essere a esclusiva disposizione del gruppo. Solo se è abbastanza ampia, si potranno creare più ambienti separati, purché non siano comunicanti tra loro.
Massimo 90 minuti al tavolo
No alle grandi tavolate, il distanziamento va assicurato sempre e comunque. Nessuna deroga. Dunque nei tavoli potranno sedersi al massimo quattro persone e dovranno essere almeno a due metri di distanza l’uno dall’altro. La mascherina dovrà essere indossata quando non si è seduti e la consumazione dovrà avvenire entro 90 minuti. Restano comunque vietate feste, esibizioni musicali ma anche balli e intrattenimenti di gruppo.
Foto in copertina di repertorio: ANSA/TINO ROMANO
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