Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’Ospedale San Raffaele di Milano. Tajani: «Ansioso di tornare in attività»
Dopo giorni di preoccupazione legate alla sua salute, Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’Ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia era stato ricoverato presso la struttura lo scorso 11 maggio per complicazioni legate alla convalescenza dal Coronavirus e per una gastroenterite. Prima delle dimissioni, Berlusconi ha incontrato il vicepresidente del Gruppo San Donato Kamel Ghribi che ha detto di averlo trovato «forte e in forma». Per Berlusconi si tratta della seconda degenza nel 2021, la terza in meno di un anno se si considera anche quella del settembre scorso causata da una polmonite bilaterale. Il fondatore di Mediaset soffre da anni di una patologia cronica infiammatoria e di una fibrillazione atriale parossistica, una patologia cardiologica che altera il ritmo del cuore. Le voci degli ultimi giorni sulle sue condizioni di salute avevano generato speculazioni cessate solo attraverso un tweet del professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale del San Raffaele, nonché medico curante dell’ex-premier.
«Ho trovato Berlusconi forte e in forma»
Questa volta Berlusconi ha preferito evitare i cronisti. A differenza delle altre volte, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ed è andato via dalla struttura ospedaliera utilizzando un ingresso secondario. L’unico commento è arrivato da Kamel Ghribi, vice presidente del Gruppo San Donato: «Siamo davvero felici per il Presidente Berlusconi. L’ho trovato forte e in forma».
«Non ha mai smesso di seguire le vicende politiche»
Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani ha pubblicato un post su Facebook in cui festeggia il ritorno di Berlusconi dall’ospedale: «Forza Italia saluta con entusiasmo questi positivi sviluppi, che avvicinano il momento nel quale il proprio leader potrà finalmente tornare a svolgere l’attività pubblica che in questi mesi gli è stata preclusa su stretta indicazione medica. Il presidente Berlusconi naturalmente non ha mai smesso di seguire puntualmente le vicende politiche, per quanto compatibile con il riposo assoluto prescrittogli dai curanti, è rimasto in contatto continuo con i vertici del Movimento, ed è ansioso di tornare alla piena attività».
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