Mimmo Lucano, chiesti sette anni e undici mesi di reclusione. Sotto accusa il modello Riace per l’accoglienza
Sette anni e undici mesi di reclusione. È questa la richiesta avanzata dal pm Michele Permunian per l’ex sindaco di Riace Domenico Lucano, conosciuto come Mimmo. Il processo in cui Lucano è coinvolto si chiama Xenia e ha messo in dubbio proprio quel modello di accoglienza per i migranti che ha reso famoso il piccolo centro della Calabria. Lucano è stato il sindaco di Riace dal 2004 al 2008. Le accuse a sui carico sono diverse: associazione a delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Lucano è difeso dagli avvocati Giuliano Pisapia (ex sindaco di Milano) e Andrea Daqua. Dopo la richiesta del pm hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: «Riteniamo che le conclusioni del pm non si commentano ma si ascoltano per poi replicare quando la difesa prenderà la parola. In ogni caso riteniamo che il dato emerso dall’istruttoria dibattimentale recepito dalla pubblica accusa diverga, e di molto, da quello che abbiamo recepito noi. Non condividiamo, dunque, le argomentazioni e conclusioni della pubblica accusa che contesteremo sulla base di quanto emerso, anche documentalmente, nel corso del dibattimento».