Denise Pipitone, il caso è a una svolta? Due indagati nella nuova inchiesta dei pm di Marsala
La procura di Marsala che indaga sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita da Mazara del Vallo nel 2004, ha iscritto nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave. La notizia – non confermata per ora dalla procura – è stata data da Gianluigi Nuzzi, conduttore della trasmissione televisiva Quarto Grado. Secondo il giornalista, gli inquirenti intendono far analizzare alcune intercettazioni ambientali: la prima all’interno del commissariato di Mazara del Vallo, la seconda catturata da una “cimice” applicata sul motorino di Jessica Pulizzi. Lo scopo sarebbe riesaminare il materiale con nuove tecnologie per poi incrociare i risultati con gli altri atti dell’inchiesta.
Chi sono i due indagati
Anna Corona è l’ex moglie di Pietro Pulizzi, attuale marito di Piera Maggio e padre naturale di Denise Pipitone, ed è anche la madre di Jessica Pulizzi, sorellastra della bimba, processata e assolta in via definitiva dall’accusa di sequestro di persona. Giuseppe Della Chiave è nipote di Battista Della Chiave, il testimone sordomuto, oggi defunto, che aveva rivelato di aver visto la piccola Denise in un capannone di Mazara del Vallo in braccio al giovane intento a fare una telefonata.
Secondo il racconto di Battista Della Chiave, la bimba dopo essere stata rapita sarebbe stata portata con un motorino verso un molo e avvolta in una coperta, prima di essere caricata su una barca. La testimonianza di Della Chiave, raccolta dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise, era stata contestata dai suoi familiari che avevano sostenuto come l’uomo non conoscesse il linguaggio dei segni. Davanti ai magistrati, con l’ausilio di un consulente, il testimone si era avvalso della facoltà di non rispondere.
La lettera anonima all’avvocato
Nei giorni scorsi Alberto Di Pisa, ex procuratore capo di Marsala, in un’intervista rilasciata a Chi L’Ha Visto, riferendosi proprio ad Anna Corona e alla figlia Jessica aveva dichiarato: «Quelle due donne sarebbero state capaci di tutto». Nel periodo della scomparsa della piccola Denise, Di Pisa era a capo delle indagini e nelle ultime settimane è tornato a parlare della nuova inchiesta, ripercorrendo i passaggi delle indagini condotte nelle settimane successive alla sparizione di Denise e sottolineando proprio il ruolo di Anna Corona e della figlia.
«La tesi che io ho sempre sostenuto e che continuo a sostenere è che questa vicenda nasce in ambito famigliare», ha detto l’ex pm, «Jessica, figlia del papà biologico di Denise, riteneva la piccola la causa della distruzione della sua famiglia. Secondo noi è stata lei a prelevare la bambina quel giorno». Nei giorni scorsi l’avvocato Giacomo Frazzitta ha ricevuto una lettera anonima, consegnata alla procura di Marsala, nella quale un testimone oculare riferirebbe di avere visto Denise in auto con altre persone, poco dopo il rapimento, mentre piangeva e chiedeva aiuto.
Lo stesso Frazzitta, parlando con l’agenzia di stampa AdnKronos, ha detto di aver saputo dalla tv che Corona e Della Chiave sarebbero indagati: «Abbiamo appreso la notizia dalla tv. Mi dispiace che possano esserci simili violazioni del segreto istruttorio non solo per noi, ma anche per gli stessi indagati. Sempre che sia vero». La fuga di notizie che lo ha lasciato «basito». L’avvocato ha quindi concluso: «Conosco la riservatezza e la serietà del procuratore Pantaleo, è un’eccellenza della magistratura italiana, una persona illuminata, di grande serietà e compostezza, con grande rispetto per le parti. Mi dispiaccio per lui che sono sicuro essere assolutamente estraneo a una simile violazione».
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