Chi è Roman Protasevich, il giornalista dissidente di 26 anni arrestato dopo il volo Ryanair dirottato in Bielorussia da Lukashenko
Roman Protasevich, oppositore dell’ultimo dittatore europeo Aleksandr Lukashenko, è stato arrestato ieri, 23 maggio, dopo che il volo su cui viaggiava – un Boeing 737 della low cost Ryanair – partito in mattinata da Atene con 171 passeggeri e diretto a Vilnius, in Lituania, è stato fatto atterrare a Minsk, in Bielorussia. L’atterraggio – che i leader occidentali hanno già bollato come dirottamento – è avvenuto dopo che un caccia lo aveva affiancato. Oltre a Protasevich, è stata fermata anche la sua fidanzata. «L’equipaggio è stato informato di una potenziale minaccia alla sicurezza a bordo dai controllori del traffico aereo bielorussi», spiega Ryanair in una nota riportata dal Corriere della Sera. Il suo equipaggio, in realtà, avrebbe voluto proseguire sulla rotta prevista. Ma Lukashenko ha fatto alzare in volo un Mig29, un caccia, così il Boeing è stato costretto a scendere a Minsk. «A bordo era tutto tranquillo, ma quando l’altoparlante ha annunciato che avremmo fatto scalo a Minsk il ragazzo accanto a me si è messo le mani nei capelli, agitatissimo», ha raccontato un passeggero al sito delfi.lt.
Chi è Roman Protasevich
Giornalista di 26 anni, Protasevich è il fondatore di Nexta, il maggior canale informativo del Paese su Telegram: negli ultimi mesi era ricercato per la sua partecipazione alle manifestazioni dell’anno scorso seguite alla rielezione-farsa di Lukashenko. Ora rischia quindici anni di carcere. Con lui è stata arrestata la sua ragazza, una cittadina russa di 23 anni, Sophia Sapega, che sta frequentando un master all’Università Europea di Scienze Umanistiche di Vilnius nell’ambito del programma di Diritto Internazionale e dell’Ue. «L’Università sta facendo ogni sforzo perché Sofia Sapega venga rilasciata il più presto possibile», ha detto il portavoce dell’ateneo Maxim Milta.
Com’è andata
Era stato proprio Protasevich a raccontare sui social di essere stato seguito ad Atene, dove era in vacanza. Poco prima aveva anche incontrato Svetlana Tikhanovskaya, la principale leader dell’opposizione giunta nella capitale greca per alcuni incontri politici. «All’aeroporto—ha scritto Roman — un uomo mi è stato dietro fino all’imbarco e ha tentato di fotografare il mio passaporto». Poi il volo, regolare, fino all’atterraggio a Minsk. Le autorità hanno fatto scendere i passeggeri: di questi, secondo un sito bielorusso, sei non sarebbero ripartiti per la Lituania: forse erano agenti del Kgb. Il governo di Lukashenko ha fatto sapere che l’intervento ha «difeso l’Europa», negando di essere intervenuto per catturare un dissidente.
Le reazioni
In coro, Lituania e Grecia hanno chiesto il rilascio dei passeggeri a bordo, compreso Protasevich. Uguale la reazione del responsabile della politica estera dell’Europa Borrell. «Abbiamo bisogno di spiegazioni immediate», ha chiesto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dice che «Ogni violazione delle regole del trasporto aereo avrà conseguenze». Nei prossimi giorni è probabile che la questione sarà discussa oggi nella riunione dei ministri degli Esteri della Ue. «L’apparente atterraggio forzato potrebbe essere in violazione della Convenzione di Chicago», ha commentato l’Icao, l’agenzia Onu per l’aviazione civile.
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