Allarme clima, l’organizzazione meteorologica mondiale: «La temperatura aumenterà di 1,5 gradi nei prossimi 5 anni»
Tra il 2021 e il 2025 il mondo conoscerà l’ennesimo innalzamento della temperatura, con le relative conseguenze. C’è una probabilità del 90% che un anno, nel range indicato, possa essere il più caldo di sempre, strappando il record (negativo) al 2016. Lo comunica il Met Office del Regno Unito, il principale centro per le previsioni climatiche dell’Organizzazione metereologica mondiale, il Wmo. Nell’ultimo report pubblicato, inoltre, viene segnalato che, nei prossimi cinque anni, la temperatura media globale potrebbe aumentare di 1,5°C e la possibilità che ciò accada è del 40%.
L’ultimo anno, il 2020, è stato uno dei tre anni più caldi di sempre, con la temperatura media mondiale di 1,2°C più alta rispetto al periodo pre-industriale. Preoccupa anche l’accelerazione degli indicatori del cambiamento climatico: l’aumento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacci marini e gli eventi metereologici estremi. «Queste sono più che semplici statistiche – ha dichiarato Petteri Taalas, segretario generale del Wmo -. L’aumento delle temperature significa più ghiaccio che si fonde, livello del mare più alto, più ondate di calore e altri fenomeni meteorologici estremi, e maggiori impatti sulla sicurezza alimentare, la salute, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile».
«Questo studio – ha aggiunto – mostra con un alto livello di competenza scientifica che il mondo si sta avvicinando in modo evidente a mancare l’obiettivo cui aspirava l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. È un altro campanello d’allarme che il mondo ha bisogno di accelerare gli impegni per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere la carbon neutrality». Nel quinquennio oggetto di studio, 2021-2025, il centro per le previsioni climatiche si aspetta che sia di almeno 1°C più calda la temperatura media di ogni anno. L’intervallo di innalzamento previsto varia da 0,9 a 1,8°C. Anche la temperatura della superficie terrestre dovrebbe subire un innalzamento di circa 1,5°C nel quinquennio.
Ci si aspetta, inoltre, un processo che renderà più umide le regioni ad alte latitudini, l’Australia e il Sahel. Crescerà anche il rischio di cicloni tropicali nell’Oceano Atlantico. «Ogni variazione della temperatura media globale conta, mezzo grado aggrava moltissimo l’impatto per le persone, la natura e per il nostro pianeta – ha detto Manuel Pulgar-Vidal, leader internazionale Wwf su Clima ed Energia -. Con azioni urgenti e su larga scala che riducano drasticamente le emissioni di gas serra, è possibile mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C. Non possiamo permetterci di fare passi indietro su questo punto».
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