UFO, ecco cosa dovete sapere sui filmati dalla Marina americana desecretati dal Pentagono
L’articolo è stato aggiornato il 26 giugno 2021 con l’atteso responso del Pentagono. Lo trovate nell’ultimo paragrafo.
Era il dicembre 2017, quando per la prima volta i media di tutto il Mondo rilanciarono quella, che a una analisi superficiale, sembrava essere l’ammissione da parte del Pentagono dell’esistenza degli UFO (intesi erroneamente come astronavi aliene). Più recentemente risulterebbero nuovi filmati desecretati, come annuncia il sito dedicato al paranormale The Black Voult. Cerchiamo di fare il punto sull’intera vicenda, che presenta ancora diversi punti oscuri. Per esempio è nota la presenza di una vera e propria «lobby di ufologi» nel Congresso americano, che farebbe pressione per dare risalto ai filmati.
Per chi ha fretta:
- Tra il settembre 2017 e il maggio 2021 emergono dei filmati ufologici che il Pentagono riconosce autentici (non manipolati), senza dare ulteriori spiegazioni;
- Analisi indipendenti condotte sul forum MetaBunk di Mick West propongono delle spiegazioni, che per quanto preliminari e non confermate dal Pentagono, rendono sempre meno plausibile l’ipotesi aliena;
- I personaggi che ruotano attorno a queste nuove rivelazioni hanno forti interessi a supportare l’ipotesi aliena, due in particolare sono vicini a Bob Lazar, guru del complottismo di stampo ufologico;
- Si è parlato di un programma in corso del Pentagono per monitorare gli UFO, ma la Difesa americana smentisce;
- Intanto la definizione UFO (oggetto volante non identificato) viene sostituita nelle Forze armate americane con la meno equivoca UAP (evento aereo non identificato);
- Si attendono spiegazioni più dettagliate in un report che il Pentagono dovrebbe pubblicare questa estate;
- Tra le ipotesi più accreditate quella dei droni non convenzionali o di cattive interpretazioni di fenomeni ordinari dovuti ad artefatti.
Analisi
Nel dicembre 2017, il New York Times rivela l’esistenza di un Advanced Aerospace Threat Identification Program a cui la Difesa americana destinerebbe un budget di 22 milioni di dollari l’anno. Il progetto, guidato da Luis Elizondo, avrebbe avuto il compito di indagare sugli UFO avvistati nello spazio aereo nazionale. Il Pentagono smentisce, precisando che il programma fosse stato chiuso nel 2012. All’epoca la vicenda fece scalpore, soprattutto quanto saltò fuori il contributo indiretto al Programma del cantante dei Blink 182 Tom DeLonge. L’impresa aveva inoltre il supporto del senatore Harry Reid, conosciuto anche come noto ufologo.
Il personaggio centrale sembra essere l’amico di Reid, l’imprenditore Robert Bigelow, che ha permesso la produzione dei filmati sugli UFO, grazie alle fonti che hanno potuto raccogliere attraverso il Freedom of Information Act (FOIA), che permette a chiunque di richiedere dei documenti riservati, se il loro rilascio non rappresenta una minaccia per gli Stati Uniti. Scrive il New York Times:
«Il programma oscuro è iniziato nel 2007 e inizialmente è stato in gran parte finanziato su richiesta di Harry Reid, il democratico del Nevada che all’epoca era il leader della maggioranza al Senato e che da tempo ha avuto un interesse per i fenomeni spaziali. La maggior parte del denaro è andato a una società di ricerca aerospaziale gestita da un imprenditore miliardario e amico di lunga data del signor Reid, Robert Bigelow».
«Lavorando con la società di Mr. Bigelow con sede a Las Vegas, il programma ha prodotto documenti che descrivono avvistamenti di aerei che sembravano muoversi a velocità molto elevate senza segni visibili di propulsione, o che si libravano senza mezzi apparenti di sollevamento. I funzionari del programma hanno anche studiato video di incontri tra oggetti sconosciuti e aerei militari americani».
Presto cominciano così a trapelare i primi filmati ufologici della Marina statunitense, risalenti al 2004 e riconosciuti autentici dalla Difesa americana. Mostrano un misterioso oggetto volante muoversi nello spazio aereo nazionale, ripreso dai dispositivi dell’aeronautica. Cosa vuol dire autentico? Non certo che i militari hanno effettivamente certificato la presenza di un disco volante, eppure i filmati non risultano manipolati. Come potrebbe succedere anche coi filmati di un numero di illusionismo, l’assenza di effetti in post-produzione non implica che l’illusionista abbia effettivamente doti paranormali.
Chiarimenti sui concetti di UFO e UAP
In che senso si parla di UFO? Per molti questa sigla è sinonimo di astronave aliena. In realtà un Unidentified flying object è qualsiasi avvistamento celeste che non è stato possibile identificare, per mancanza di fonti, per l’impossibilità di verificarle, o interpretarle in maniera univoca. O forse dovremmo preferire il termine UAP? Da diverso tempo le Forze armate americane usano la definizione Unidentified Aerial Phenomena, proprio perché il termine UFO è ormai talmente equivocato che gli stessi militari sono restii a inviare segnalazioni sospette.
Gli UFO dell’aeronautica
I primi filmati mostrano l’incontro tra un aereo F/A-18 della Marina e un oggetto misterioso. Il Pentagono non ha mai né confermato né escluso che si trattasse di alieni, esperimenti militari segreti o velivoli stranieri.
Una indagine indipendente, condotta dal debunker Mick West nel 2017, con la collaborazione di diversi fototecnici e appassionati di velivoli militari, ha prodotto una interpretazione plausibile, per quanto preliminare, inoltre solo il Pentagono potrebbe confermarla. Tutti i dettagli delle analisi sono disponibili nel forum di fact checking MetaBunk. Si tratta molto probabilmente di un fenomeno noto come «IR flare», ovvero un riflesso generato dagli infrarossi, dovuto al bagliore dei motori, di quello che sarebbe allora un velivolo non identificato.
Le testimonianze dei piloti
Durante una puntata del format televisivo condotto da Bill Whitake 60 Minutes, vengono raccolte le testimonianze del comandante Dave Fravor (fonte principale dell’avvistamento) e della tenente comandante Alex Dietrich (a bordo di un altro F-18 in volo assieme a lui). Quel giorno la nave da guerra USS Princeton avrebbe avvistato un oggetto dal radar. Durante il loro volo di addestramento i due piloti avrebbero visto «un piccolo oggetto bianco che sembrava un Tic-Tac», che dopo alcune manovre si sarebbe allontanato improvvisamente. Il rapporto di Fravor e Dietrich sarebbe stato ignorato.
Barack Obama: «Oggetti volanti che non sappiamo esattamente cosa siano»
Il tema potrebbe essere molto più serio di quanto non si pensi. L’ex presidente Barack Obama, intervistato il 21 maggio da James Corden durante il format della CBS “The Late Show”, fa alcune considerazioni – tra il serio e il faceto – sulla questione degli UFO del Pentagono.
«Esistono video e immagini in cui compaiono oggetti volanti, che non sappiamo esattamente cosa siano – continua Obama – Non siamo in grado di spiegarne il comportamento in volo, come facciano a volare in quel modo o a seguire quelle traiettorie».
L’ipotesi dei droni non convenzionali
Le testimonianze dei piloti coinvolti nell’avvistamento del 2004 forniscono indizi di quella che potrebbe essere stata una esercitazione non dichiarata, dove il bersaglio potrebbe essere stato un drone. Oppure la USS Princeton si sarebbe trovata davvero di fronte a un fenomeno a loro sconosciuto, ma noto al Pentagono, perché riguardava la sperimentazione di una tecnologia segreta. In entrambi i casi questo spiegherebbe perché il rapporto non ha avuto seguito. L’ipotesi dei velivoli provenienti da Paesi ostili, come Cina e Russia, non si può escludere del tutto, ma è poco plausibile che il Pentagono renda tali informazioni accessibili mediante la procedura del FOIA. Resta infine l’analisi di West e MetaBunk, che propenderebbe per un artefatto. Questa però ha dei limiti.
I sistemi di puntamento dei bersagli non sono appannaggio dei singoli piloti che per quanto poco esperti all’epoca, difficilmente avrebbero potuto influire significativamente sul sistema informatico e sul software utilizzato. Certamente anche quest’ultimo necessitava di aggiornamenti, e presenta sempre un margine di errore. Al momento però l’idea che i due piloti si trovassero di fronte a un drone non convenzionale, non sarebbe così campata in aria.
Tanto i filmati del 2004, quanto gli episodi più recenti riguardanti l’USS Omaha (di cui tratteremo nel paragrafo successivo), potrebbero spiegarsi con un episodio analogo, risalente al 2019, dove non si parla di UFO o UAP, bensì di droni o UAV (Unmanned aerial vehicle), ovvero un veicolo volante guidato a distanza. Prendiamo quanto segue con beneficio di inventario, perché non è chiaro se tali avvenimenti siano stati del tutto accertati.
Si tratta di diversi episodi in cui le cacciatorpediniere americane di stanza nel Pacifico USS Kid e USS John Finn, sono state «molestate» nel luglio 2019 da degli oggetti volanti identificati come droni o UAV, tali contatti non trovano una spiegazione ufficiale per quanto riguarda la provenienza e chi li stesse manovrando. Anche in questo caso il contesto è quello di una esercitazione, svoltasi stavolta un po’ più lontano dalle coste californiane, a circa 100 miglia da Los Angeles.
Queste informazioni sono state ottenute – ugualmente tramite FOIA – dal documentarista Dave Beaty e pubblicate sul sito The Drive. Episodi simili hanno interessato la nave da crociera Carnival Imagination. A questi eventi avrebbero fatto seguito delle indagini da parte della Marina, della Guardia Costiera e dell’FBI. L’ipotesi più accreditata è che le navi coinvolte fossero finite per sbaglio nel mezzo di un’altra esercitazione. Tra i principali sospetti troviamo la Navy’s Fleet Area Control and Surveillance Facility (FACSFAC) situata a San Diego. Ed è proprio al largo di questa città che vengono fatti i successivi avvistamenti, sempre nel 2019, registrati dalle navi da guerra USS Russell e USS Omaha.
Gli UFO piramidali della USS Russell
In attesa che il Pentagono si pronunci questa Estate per dare finalmente una spiegazione dettagliata mediante un report molto atteso – soprattutto dagli ufologi più incalliti – West e i debunker di MetaBunk hanno svolto due analisi indipendenti anche sui nuovi filmati declassificati nell’aprile 2021. Il Pentagono ha confermato l’autenticità delle immagini, riprese nel 2019 al largo delle coste di San Diego.
Stavolta lo «scoop» si deve al regista Jeremy Corbell, lo stesso che ha realizzato il documentario «Bob Lazar: Area 51 & Flying Saucers». Ricordiamo per completezza che Lazar è un noto guru del complottismo di stampo ufologico; il quale sostiene di aver lavorato nell’Area 51, la base militare americana sita nel deserto del Nevada, dove secondo lui si sarebbero svolti esperimenti di «retro-ingegneria aliena» sui dischi volanti che sarebbero precipitati a Roswell nel 1947 (una narrazione tanto cara agli ufologi, quanto fantasiosa).
I filmati proverrebbero secondo Corbell da documenti non classificati che servivano a istruire i membri dei Servizi di intelligence sugli UFO quando appaiono in uno spazio aereo limitato. Questo fa pensare a problemi noti, non necessariamente collegati a delle situazioni straordinarie. Sono stati raccolti con la collaborazione del giornalista George T. Knapp, primo reporter del programma televisivo KLAS’s unexplained phenomena project Mystery Wire, divenuto noto proprio per aver lanciato il personaggio di Bob Lazar negli anni ’80. Questo, a onor del vero, dovrebbe essere indizio del fatto che il Governo non li ritenesse affatto «scomodi». Nella prima clip si vede un oggetto piramidale sopra la nave da guerra USS Russell.
Nella prima analisi di MetaBunk il presunto UFO piramidale appare piuttosto come una banale luce leggermente sfocata nel cielo notturno, probabilmente di un aereo, come uno dei tanti che vanno e vengono dal vicino aeroporto di Los Angeles. Le altre luci sono compatibili con quelle di Giove e diverse stelle.
«Non credo che questo significhi che la Marina si sia sbagliata – continua il Debunker – Inizialmente non è stato identificato (con la Task Force UAP Investigates), e forse hanno persino pensato che fosse un triangolo per alcuni minuti. Ma non lo è. Sono solo alcune luci nel cielo».
L’UFO che si inabissa della USS Omaha
Nella seconda clip si vede un oggetto sferico inabissarsi nelle acque vicino alla USS Omaha.
Nella seconda analisi risultano alcuni movimenti della telecamera che danno l’illusione che l’oggetto si muova rapidamente. Stabilizzando il filmato tali oscillazioni si annullano. L’oggetto non appare affatto inabissarsi, bensì scompare, come se si fosse trattato di un bagliore. Non è chiaro però di cosa potrebbe trattarsi esattamente.
Gli UFO nel tracciato radar
Secondo gli autori di The Black Voult le nuove rivelazioni, risalenti al 27 maggio, sarebbero state ritenute altrettanto autentiche dal Pentagono. Per quanto presentate anche dalla stampa nostrana come sconvolgenti nuove rivelazioni, non mostrano altro che un tracciato radar. Anche in questo caso la diffusione si deve a Corbell. Secondo l’interpretazione che va per la maggiore si tratterebbe delle rilevazioni radar a bordo della USS Omaha e risalirebbero al 15 luglio 2019. Scrive Corbell:
«Questi sono dati di sensore corroboranti che dimostrano una significativa serie di eventi UFO in cui degli sconosciuti sciamavano sulle navi da guerra della Marina degli Stati Uniti. Questo tipo di verifica delle informazioni multipiattaforma è unico e raro nella ricerca dei misteri ufologici».
Inutile aggiungere che anche in questo caso non vi è nulla che faccia pensare esclusivamente a visite da parte di alieni. Abbiamo fatto visionare il filmato a un tecnico elettronico radarista, con 32 anni di esperienza a bordo dei sommergibili della Marina militare italiana. L’esperto ha subito notato dei tagli che non permettono di giudicare il senso di quel che si vede nel tracciato radar, in pratica potrebbe significare tutto e il suo contrario. Una nuova analisi di MetaBunk propende per una situazione per niente misteriosa, con una nave cargo a destra del tracciato (la Swan Ace) e alcuni velivoli commerciali a sinistra. Non ci resta che attendere il responso del Pentagono atteso per questa Estate.
Il report del Pentagono (aggiornamento: 26/06/2021)
Finalmente è stato reso pubblico il report del Pentagono. Forse non dovrebbe stupire chi ha seguito la vicenda fin dagli esordi, ma la Difesa americana non smentisce ne conferma alcuna versione.
Tuttavia il documento elenca diverse ipotesi che sono state già ampiamente analizzate nel nostro articolo:
- Spazzatura: palloncini, sacchetti di plastica, eccetera.
- Artefatti: ghiaccio, umidità o fluttuazioni di calore registrati erroneamente come UAP dal sistema di telecamere e sensori.
- Non si esclude l’ipotesi dei droni non convenzionali, privati o governativi.
- Tecnologia cinese o russa.
- Altri fenomeni sconosciuti (qui il Pentagono accontenta anche gli ufologi, che possono trovare spazio per i dischi volanti).
Conclusioni
Tutti i filmati diffusi a partire dal dicembre 2017 sono stati ottenuti mediante una normale richiesta di accesso ai dati, possibile se questi non compromettono la sicurezza degli Stati Uniti. Non risulta che il loro contenuto abbia dato luogo a rilevanti allarmi da parte della Difesa americana. Il fatto che un avvistamento sul momento non abbia avuto spiegazione non significa che il Pentagono non abbia potuto accertarlo in un secondo momento. Infine, la mancata spiegazione ufficiale di un fenomeno ufologico non implica necessariamente un evento straordinario, come visite da parte di extraterrestri, esperimenti di retro-ingegneria aliena o incursioni nemiche.
Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).
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