Roma, errore sulla targa dedicata a Ciampi. Individuato il responsabile: ora rischia una sanzione
Dopo il caso di questa mattina alla cerimonia per l’inaugurazione di “largo Ciampi” sul lungo Tevere Aventino a Roma, con la targa intitolata all’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in cui era stato scritto erroneamente «Azelio», la sindaca Virginia Raggi ha chiarito che è stato posto rimedio all’errore. «Sono stata avvisata questa mattina, ho dato subito l’ordine di procedere ad una nuova targa che infatti già adesso è collocata al suo posto», ha detto Raggi. Ora, il responsabile dell’errore, individuato dopo una indagine amministrativa, rischia una sanzione disciplinare e il trasferimento in un altro ufficio. Si tratterebbe di un dipendente capitolino dell’Ufficio gestione appalti di installazione e manutenzione targhe toponomastiche.
La cerimonia
Alla cerimonia c’erano le massime cariche dello Stato, dall’attuale inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, passando per la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, quello della Camera, Roberto Fico, e la sindaca. Tutto sembrava pronto, ma la targa è rimasta coperta. In un primo momento il Campidoglio ha riferito di un piccolo incidente. Proprio nelle fasi di montaggio della targa, il travertino si sarebbe danneggiato, costringendo così gli organizzatori a coprire la targa perché troppo rovinata. Questa versione, però, non aveva convinto tutti. Come aveva notare anche Carlo Calenda su Twitter, attraverso il drappo si vedeva la gaffe che con non poco imbarazzo si cercava di nascondere. La targa non sarebbe stata per nulla scheggiata, semplicemente sbagliata: il nome inciso era «Carlo Azelio Ciampi», senza la “g”.
June 1, 2021
Video Agenzia Vista
Leggi anche:
- Caso chiuso per Virginia Raggi, assoluzione definitiva al processo sulla nomina del fratello di Marra
- Roma, sulla pista ciclabile del Lungotevere ora compare anche una scritta scritta: «E non lasciano l’erba»
- Raggi scambia il Colosseo con l’Arena di Nimes nel video sulla Ryder Cup. Nobili (Iv): «Alle comiche finali». Il Pd: «Non può ricandidarsi sindaca»