Egitto, Zaki resta in carcere: prolungata per altri 45 giorni la custodia cautelare
È stata rinnovata per altri 45 giorni la custodia cautelare di Patrick Zaki, lo studente dell’università di Bologna arrestato e detenuto al Cairo da febbraio 2020. La sua legale, Hoda Nasrallah, lo ha appreso questa mattina in Procura al Cairo dopo l’udienza di ieri, 1 giugno. L’accusa è di aver pubblicato informazioni sulla situazione interna del Paese in modo da danneggiare lo Stato e i suoi interessi nazionali. Un reato che, in Egitto, è punibile con una reclusione da sei mesi a cinque anni, oltre che con una multa, secondo l’articolo 80 della codice penale. Per Patrick c’è anche l’accusa di «tentativo di rovesciare il regime», ha ricordato all’Ansa un altro avvocato, Mohamed Halim, confermando che potrebbe quindi essere condannato all’ergastolo o deferito alla Giustizia militare.
La custodia cautelare in Egitto può durare due anni, e prolungarsi ulteriormente qualora emergessero altre accuse. Quelle a suo carico finora sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake ma che hanno configurato fra l’altro la «diffusione di notizie false», l’incitamento alla protesta e l’istigazione alla violenza e «a crimini terroristici». Patrick, attualmente detenuto nel braccio indagati del carcere cairota di Tora, dove dorme per terra, stava compiendo all’ateneo bolognese un Master biennale in studi di genere (Gemma).
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