L’Ucraina deve cambiare maglia per gli Europei, lo stop della Uefa per il «messaggio politico» contro la Russia
Scatta la mannaia del regolamento Uefa sulla maglia dell’Ucraina, che non potrà scendere in campo agli Europei con l’ultima versione rivista che ha scatenato non poche polemiche internazionali. Secondo l’Uefa la maglia ucraina con la citazione «Gloria ai nostri eroi» e i confini del Paese allargati alla Crimea sono un messaggio politico, quindi vietato dal regolamento del calcio europeo. Quello slogan ricamato sulla maglia è di fatto lo stesso che veniva scandito durante le proteste a Maidan nel 2014, quando gli ucraini protestarono contro la Russia per l’annessione della Crimea. Per il nuovo indumento, precisa l’Uefa, via lo slogan «di natura politica», ma la mappa disegnata può restare. «Dopo ulteriori analisi», ha fatto sapere l’organizzazione calcistica, lo slogan che compare «dentro il colletto» della casacca Ucraina è «chiaramente di natura politica» e «deve quindi essere ritirato in vista delle partite ufficiali dell’Uefa». La Uefa, invece, ha convalidato la mappa dell’Ucraina che compare sulla maglia e comprendente la Crimea, che Mosca ha annesso nel 2014, nonché i territori orientali controllati dai separatisti filo-russi, ricordando che corrispondeva ai confini internazionalmente riconosciuti della nazione.
La reazione di Mosca
Soddisfatta Mosca. «Siate eroi sportivi e avrete gloria: non è con slogan nazionalistici che onorerete la patria», ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova.
Leggi anche:
- Niente Europei per Pellegrini, il romanista deve fermarsi per infortunio. La Figc tenta il cambio all’ultimo: arriva Castrovilli
- Gironi, squadre favorite, regole anti-Covid: piccola guida per non farsi trovare impreparati a Euro 2020
- Il focolaio spagnolo, i no dell’Inghilterra e il caso Austria: i vaccini dividono le nazionali di Euro 2020
- Euro 2020, le giovani stelle da tenere d’occhio. Da Donnarumma a Foden: ecco la formazione di Open
- Dalle giovanili del Sassuolo all’Europeo: la favola di Raspadori, convocato in extremis da Mancini e cercato ora da Milan e Inter