Dalla morte di George Floyd alla pandemia passando per gli uiguri: i temi che dominano tra i premi Pulitzer 2021
Sono stati annunciati i vincitori dei premi Pulitzer 2021, la più alta onorificenza del giornalismo. L’assegnazione dei riconoscimenti era originariamente prevista per lo scorso 19 aprile, ma per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia da Coronavirus, ha subito un rinvio. Anche quest’anno, come nella scorsa edizione, sono state premiate inchieste di grandi e piccole testate. Tra i vincitori, The Killing of George Floyd, il racconto dello Star Tribune di Minneapolis che da «notizia di cronaca locale si è trasformata rapidamente in un movimento globale smuovendo intere sensibilità nella lotta alla disuguaglianza razziale». Menzione speciale per Darnella Frazier, l’allora 17enne che riprese l’omicidio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis, con lo scopo di evidenziare «il ruolo cruciale dei cittadini nella ricerca della verità e della giustizia da parte dei giornalisti». Al New York Times è andata la vittoria per la copertura della pandemia da Coronavirus e per l’inchiesta The President’s Taxes sull’imposta sul reddito nascosta al pubblico dell’ex presidente statunitense Donald Trump. Primo premio per Buzzfeed che porta a casa il premio per la miglior inchiesta sulla persecuzione della popolazione uigura detenuta nei campi di concentramento in Cina.
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