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I numeri in chiaro, Taliani: «Caos ingiustificato sui richiami. I dati sono chiari: è sicuro ed efficace passare da un vaccino all’altro»

Per l'infettivologa dell'università La Sapienza, secondo gli studi disponibili, «non solo si può passare in sicurezza da un vaccino a un altro, ma c'è anche un guadagno in termini di efficacia»

Dopo le raccomandazioni del ministero della Salute, e il nuovo stop ad AstraZeneca per gli under 60, ora è caos sui richiami. In Lombardia, la Regione ha annunciato diverse e contrastanti decisioni nel corso della giornata. Bloccando, e poi dando il via libera, ai richiami con vaccini diversi da AstraZeneca per coloro che hanno già ricevuto il farmaco inglese durante la prima dose. «È chiaro che chi amministra desidera che ci sia una direttiva coerente a cui fare riferimento», commenta a Open Gloria Taliani, professoressa di Malattie infettive dell’università La Sapienza di Roma.

I richiami

«Non è vero – spiega – che non ci sono dati sul cambiamento di vaccinazione da una piattaforma all’altra». I dubbi sui richiami, e l’utilizzo di un vaccino diverso da quello della prima dose portano solo caos, secondo Taliani, visto che i dati ci sono «e sono stati pubblicati da riviste autorevoli». Le analisi raccolte ad oggi dimostrano, dice Taliani, «non solo che si può passare in sicurezza da un vaccino a un altro, ma che c’è anche un guadagno in termini di efficacia, quindi i dubbi dal punto di vista strettamente scientifico non sono neanche giustificati». Il cambio di strategia della campagna vaccinale è in linea «con una situazione in continuo movimento. Siamo di fronte a una malattia nuova, con implicazioni nuove, con modalità di andamento epidemico in qualche misura nuovo che poi si è modificato nel tempo». In particolare, sui consigli relativi ad AstraZeneca, modificati varie volte negli ultimi mesi, Taliani ricorda che «all’inizio era stato giustamente destinato ai giovani perché nelle persone sopra i 60 anni funzionava di meno».

Efficacia dei vaccini sulle varianti

«L’assunto successivo ha ribaltato lo scenario. Non è la presenza di cambiamenti strategici che ci deve inquietare – afferma Taliani – Piuttosto deve esserci una comunicazione limpida e mai litigiosa». Sui dati epidemiologici, invece, in continuo miglioramento, l’attenzione deve però rimanere alta sulla diffusione delle varianti Covid. «Stiamo dibattendo sulla sicurezza dei vaccini, ma presto dovremmo occuparci dell’efficacia», afferma Taliani. «Alcune varianti, come quella indiana, potrebbero diminuire l’efficacia dei vaccini». Un aspetto su cui, secondo l’infettivologa, è necessario concentrarsi nei prossimi mesi: «Questa situazione ribadisce un principio su cui è bene ragionare: non si esce dalla pandemia se non in modo globale, non siamo al riparo perché abbiamo ottenuto l’immunità di gregge, è un’illusione fuori luogo che distorce la percezione del pericolo collettivo. Dobbiamo tentare ogni sforzo per condividere i vaccini con i paesi più poveri».

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