«Cercavo di fuggire ma loro mi filmavano»: lo sfogo della 21enne che accusa di violenza sessuale il calciatore Portanova e due amici
Doveva essere una serata piacevole, il primo appuntamento con Manolo Portanova, calciatore del Genoa e della Nazionale under 20 conosciuto qualche giorno prima in chat («quel ragazzo mi piaceva tantissimo, mi stavo innamorando e avevo deciso di passare una notte con lui»). Quella serata, però, per una studentessa universitaria di 21 anni, si sarebbe trasformata in un incubo, in una presunta violenza sessuale di gruppo che si sarebbe consumata tra il 30 e il 31 maggio scorso in un appartamento di Siena. «Mi stanno molestando, aiutami», avrebbe detto la giovane a un’amica in quei concitati momenti. «Ho visto i miei violentatori scattare foto e video – ha raccontato la vittima, stando a quanto riporta il Corriere della Sera -. Me li sono trovati davanti, in tre. Ho tentato di fermarli, ho cercato di fuggire ma mi hanno immobilizzata e hanno continuato a scattare foto. Vedevo i flash dei telefonini».
«Ho partecipato a un’orgia»
Una storia che ricorda molto quella in cui è rimasto coinvolto il figlio di Beppe Grillo, Ciro, in cui una ragazza ha denunciato un presunto stupro di gruppo ripreso dai suoi presunti violentatori. Anche in questo caso, quindi, la verità potrebbe emergere dall’analisi dei cellulari, quelli dei presenti in cui ci sarebbero foto e video che potrebbero provare, o non provare, la violenza di gruppo. Bisognerà attendere mercoledì quando, alla Procura di Siena, si terrà l’incidente probatorio. I tre ragazzi – esattamente come accaduto per il caso di Ciro Grillo – parlano di rapporto consenziente. Agli atti dell’inchiesta, ci sarebbe un messaggio vocale, inviato dalla presunta vittima a un cugino: «Ho partecipato a un’orgia», avrebbe detto la 21enne.
I tre agli arresti domiciliari
Al momento l’inchiesta ha portato all’arresto di Manolo Portanova, 21 anni, calciatore del Genoa e della Nazionale under 20; Alessio Langella, 23 anni, zio di Manolo; e Alessandro Cappiello, 24. Tutti ai domiciliari. Un ragazzo di 17 anni, invece, è stato denunciato a piede libero alla Procura dei minori di Firenze. Secondo l’accusa, i tre avrebbero agito con una «definitiva insensibilità verso la ragazza» dimostrata dalla «gratuità degli atti di violenza sessuale e l’animalesco bagaglio di strumenti a disposizione». Il riferimento è agli smartphone che avrebbero utilizzato per immortalare quel momento.
Foto in copertina: MANOLO PORTANOVA/INSTAGRAM