L’sms trappola della madre di Saman per farla tornare a casa
«Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu». Questo è il testo di un messaggio via sms inviato da Nazia Shaheen alla figlia Saman Abbas. All’epoca la ragazza si trovava in una comunità protetta dopo aver denunciato i genitori che volevano obbligarla a un matrimonio combinato. E l’sms sarebbe stato inviato per attirarla in una trappola. In cui Saman, scomparsa da oltre un mese da Novellara in provincia di Reggio Emilia, alla fine è caduta. La madre della ragazza è attualmente indagata assieme al padre Shabbar – entrambi latitanti, si troverebbero in Pakistan – per omicidio premeditato in concorso insieme allo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, e ai cugini Nomanulhaq (latitante, si presume in Europa, con lo zio) e Ikram Ijaz, ora in carcere a Reggio Emilia, unico arrestato dopo essere stato fermato in Francia il 28 maggio scorso mentre tentava di raggiungere la Spagna. Intanto ieri è stato un altro giorno di ricerche senza esito nelle campagne, fra le serre e i campi di cocomeri che circondano la cascina dove viveva e lavorava la famiglia. Le ricerche sono andate avanti in mattinata e poi nel pomeriggio. Come nei giorni scorsi, sono stati fatti dei carotaggi metro per metro in alcune serre, poi verificati dai cani. Ma senza alcun esito.
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