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Linea dura contro i medici ‘NoVax’, ma quanti pazienti hanno convinto? Anelli: «Valuteremo caso per caso»

22 Giugno 2021 - 17:18 David Puente
Conosciamo il numero degli operatori sanitari, ma non quello dei medici e di quanti cittadini potrebbero aver persuaso a non vaccinarsi

«Sospensione obbligatoria», così recita l’oggetto della comunicazione n.135 della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) dove si annuncia la linea dura contro i medici che fino ad oggi hanno rifiutato il vaccino contro la Covid19. Una sospensione che prevede non solo l’impossibilità di esercitare, ma anche di percepire lo stipendio. Ci preoccupiamo degli oltre 45 mila operatori sanitari, ma non sappiamo quanti siano i pazienti che potrebbero essere stati persuasi dai convinti NoVax a non tutelarsi contro la malattia, rischiando l’ospedalizzazione o persino la morte. Abbiamo posto il quesito al presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli, il quale spiega come bisognerebbe procedere contro coloro che hanno anche solo provato a persuadere un paziente dalla vaccinazione contro la malattia: «Se i cittadini segnalano un medico che ha sconsigliato il vaccino questo può determinare l’apertura di un procedimento disciplinare, da parte dell’ordine, per violazione degli obblighi deontologici». Una segnalazione che dovrebbe essere presentata presso gli ordini provinciali di appartenenza, ma è un procedimento a parte rispetto alla sospensione attualmente prevista.

La sospensione ha un limite temporale, ossia il 31 dicembre 2021. Questo è quanto previsto dalla legge, per la precisione dall’articolo 4 del decreto n.44 1° aprile 2021, convertito in legge il 28 maggio, dove leggiamo: «In considerazione della situazione di emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, […] e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza». Cosa potrebbe succedere a questi medici nel caso decidessero di non vaccinarsi nonostante tutto? Potrebbero ricominciare, a partire da gennaio 2022, ad esercitare la loro professione. Da un lato potrebbe giungere una nuova legge, dall’altro l’Ordine dei Medici potrebbe valutare altre vie per tutelare i pazienti: «Possiamo intervenire solo sull’aspetto deontologico. L’attuale legge ci permette di fare un ragionamento generale, la violazione deontologica comporta un esame caso per caso di quello che è avvenuto e quali sono gli effetti prodotti».

Risultano 45.753 operatori sanitari che in data 18 giugno 2021 non vaccinati, neanche con la prima dose o quella singola del vaccino monodose Johnson & Johnson, ma non siamo a conoscenza del numero effettivo dei medici. Il Presidente Anelli, in merito a questo tema, si dichiara tranquillo: «Sappiamo che abbiamo una fascia NoVax molto ristretta sulla quale siamo intervenuti più volte dicendo che “Non è possibile che un medico non creda al vaccino”. È come se un ingegnere non credesse alla matematica».

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