Trovato vivo Nicola Tanturli, il bambino di due anni scomparso a Palazzuolo sul Senio nel Mugello
Nicola Tanturli è stato ritrovato vivo dalle squadre di soccorso in fondo a una scarpata a due chilometri da casa e sarebbe in buone condizioni di salute. Lo fanno sapere i carabinieri. L’agenzia di stampa AdnKronos scrive che il bambino sarebbe stato ritrovato dal giornalista Giuseppe Di Tommaso de La Vita in Diretta di Rai 1, che ha avvertito i carabinieri. Mentre saliva verso la casa il giornalista avrebbe sentito alcuni lamenti e rumori in direzione del burrone. Poi sarebbe stato recuperato dai carabinieri. Il salvataggio sarebbe stato condotto dal maresciallo Porfida. Ora Nicola è stato portato all’ospedale Meyer di Firenze per accertamenti. Il bambino di quasi 2 anni era scomparso ieri dalla casa dei genitori a Campanara di Palazzuolo sul Senio (Firenze), località isolata dell’Alto Mugello dove la famiglia, che ha anche un altro figlio di 4 anni, vive in un casolare e gestisce un’azienda di apicoltura. Ieri notte il sorvolo con il termoscanner aveva dato esito negativo.
Il padre Leonardo e la madre Giuseppina si sono accorti della sua scomparsa ieri a mezzanotte, ma hanno dato l’allarme soltanto in mattinata dopo averlo cercato per tutta la notte. La zona dove sorge il casolare è isolata e raggiungibile solo attraverso una strada sterrata. È circondata da boschi fittissimi e mancando la copertura per i cellulari le comunicazioni avvengono prevalentemente via radio. La storia della scomparsa di Nicola Tanturli comincia a Campanara, una minuscola frazione del Comune di Palazzuolo sul Senio, che si trova nella valle del Mugello, a nord di Firenze. Nel pomeriggio il bambino cade e si fa male, viene medicato e piange con i genitori finché verso le 7 non viene portato a letto e si addormenta. La madre Giuseppina va a badare all’orto e poi accudisce gli animali nella stalla. Il padre Leonardo porta le bestie al pascolo: entrambi si trovano nei dintorni della cascina. Il dettaglio è importante per quello che accadrà dopo.
Verso mezzanotte, dopo aver cenato, i due vanno a dare un’ultima occhiata nella stanza del piccolo prima di andare a dormire. E scoprono che non è più lì. Lo cercano, è il racconto dei due ai carabinieri, fino alle 9 del mattino quando decidono di chiamare il 115 e dare l’allarme. Alle 10 vanno in caserma e scattano le ricerche. I vigili del fuoco lo cercano nel laghetto per l’irrigazione che si trova a poca distanza dalla casa, senza esito. I carabinieri della Scientifica eseguono rilievi nel casolare. Il Corriere della Sera scrive che secondo alcune indiscrezioni non confermate vengono trovate tracce di sangue umano vicino alla porta di casa. Si pensa che possano provenire dalla ferita che Nicola si è procurato nel pomeriggio.
«Un’intera comunità è salita fino a quei boschi, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per cercare il piccolo», ha detto ieri il sindaco del paese di mille abitanti del Mugello, Gian Piero Moschetti. Secondo i genitori il piccolo soffriva, come il fratello, di sonnambulismo. Per questo potrebbe essere uscito di casa come è già accaduto. Una volta se lo sono trovati davanti a cento metri dal casolare in cui abitano davanti alla stalla. Sul monte, raccontano gli abitanti, vivono i lupi. Si racconta anche di un tasso particolarmente aggressivo visto più volte vicino alla cascina. La famiglia Tanturli vive in una casa colonica che si può raggiungere soltanto attraverso una mulattiera. Nei dintorni solo boschi. Vicino ci sono altre case coloniche e una canonica sconsacrata che negli anni Sessanta venne occupata da una comune e oggi è affittata da un gruppo di agricoltori alternativi. Lì vicino c’è l’Ecovillaggio di Campanara, dove alcune famiglie si dedicano a coltivazioni biologiche e offrono vacanze in agriturismo a contatto con la natura. L’ipotesi prevalente, per ora, è che il bambino si sia allontanato da solo uscendo dalla porta che veniva lasciata sempre aperta. Le ricerche sono estese in un raggio di trenta chilometri. Non risulta che ci siano pozzi o dirupi dove il bambino potrebbe essere caduto.
L’ecovillaggio di Campanara
La Prefettura di Firenze, che coordina le ricerche, ha diffuso ieri la foto del bimbo di 21 mesi, nato all’ospedale di Borgo San Lorenzo (Firenze) il 28 settembre 2019. I Tanturli non fanno parte dell’Eco-Village di Campanara, i cui componenti sono stati i primi a dedicarsi alle ricerche del piccolo. L’area scandagliata è ampia circa 10 chilometri quadrati. I carabinieri hanno usato le unità cinofile, anche con i cani molecolari, al cui olfatto hanno sottoposto alcuni vestiti. Intanto si fanno anche altre ipotesi sulla scomparsa del bimbo. È possibile che il bambino sia uscito dalla porta di casa senza che i genitori si accorgessero di nulla? È possibile che sia uscito per andare nella stalla e abbia perso l’orientamento? O forse è entrato qualcuno mentre i genitori erano fuori, prima di mezzanotte? Stamattina le ricerche riprenderanno. L’agenzia di stampa Ansa scrive che dopo una notte di perlustrazioni nel territorio di Palazzuolo sul Senio stamattina le ricerche riprenderanno. Scenderanno in campo i cani molecolari, quelli da soccorso i volontari. Le squadre di soccorritori si sono già date più cambi. I droni sorvoleranno ancora le aree scoperte, fuori dai boschi, per rilevare eventuali segni del passaggio del bambino.
Il sindaco di Palazzuolo: «Gli animali? È solo una delle ipotesi»
«Purtroppo non ci sono novità. Ancora il bimbo non lo abbiamo trovato», ha detto stamattina all’Adnkronos il sindaco di Palazzuolo sul Senio Philip Gian Piero Moschetti. «Per tutta la notte hanno operato squadre speciali di vigili del fuoco con il supporto dell’Aeronautica Militare e questa mattina – ha aggiunto il sindaco – sono ripartite le squadre con le unità cinofile e i cani molecolari, i vigili del fuoco, i carabinieri, il soccorso alpino, la protezione civile e tanti volontari». Quanto all’ipotesi su come il piccolo Nicola, 21 mesi, possa essersi allontanato dal letto di casa, dove era stato messo a riposare dai genitori, intorno alle 19 di lunedì sera, il sindaco si limita ad osservare: «Per ora sappiamo solo che il bimbo è sparito». E sulle ipotesi che possa essere stato attaccato da qualche animale presente nei boschi che circondano il casolare, un lupo o un tasso, Moschetti commenta: «Certo, gli animali potrebbero averlo attaccato. Ma questa è una delle varie ipotesi che si possono formulare, non una certezza al momento».