Polemiche senza fine anche dopo Germania-Ungheria, l’Uefa apre un’indagine sui cori omofobi degli ungheresi
«Tedeschi omosessuali», urlavano i tifosi ungheresi a Monaco, dove la la loro nazionale ha giocato contro quella della Germania l’altro ieri, 23 giugno, pareggiando, nell’ultima giornata della fase a gironi di Euro 2020. L’Uefa ha allora deciso oggi, 25 giugno, di aprire un’indagine disciplinare tramite un ispettore Etico e Disciplinare. Nonostante l’Uefa si fosse opposta, l’altro giorno lo stadio si è colorato di bandiere arcobaleno, dopo che i tedeschi avevano chiesto di accogliere l’Ungheria, nazione nella quale è stata vietata la “propaganda omosessuale”, tingendo con i colori del Pride lo stadio. E il capitano della squadra tedesca, il portiere Neuer, ha giocato con la fascia al braccio degli stessi colori. Leon Goretzka autore del decisivo gol del 2-2, e giocatore molto impegnato nel sociale, ha voluto rispondere ai cori ungheresi mostrando verso i supporter un cuore, fatto con le mani. L’episodio dei cori razzisti ha già un precedente: durante la sfida fra Ungheria e Portogallo, le stesse parole sono volate contro Cristiano Ronaldo.
Gli scontri sui diritti Lgbtq+ prima di Germania-Ungheria
Il giorno della partita il premier ungherese Viktor Orban aveva fatto un passo indietro, annunciando che non sarebbe stato in tribuna all’Allianz Arena di Monaco. La legge che limita i diritti Lgbtq+ nel suo Paese è stata condannata dall’Unione europea che l’ha definita «vergognosa». «Che lo stadio di Monaco o di un’altra città europea siano illuminati con i colori dell’arcobaleno non è una decisione che spetta allo Stato», aveva detto il leader ungherese all’agenzia di stampa tedesca Dpa, chiedendo alla politica tedesca di accettare la decisione della Uefa. E anche il vicepresidente della Dfb, la Federcalcio tedesca, si è schierato con l’organismo continentale: «Non si tratta più di una mera presa di posizione nella comune battaglia contro ogni forma di discriminazione – ha commentato Rainer Koch – ma di un’azione politica». Il sindaco di Monaco Dieter Reiter in opposizione alle nuove norme introdotte da Orban ha deciso di esporre al municipio le bandiere arcobaleno. Ma non solo: ha voluto illuminare la gigantesca turbina elettrica di Fröttmaning, l’unica sul territorio cittadino, che si trova a 500 metri in linea d’aria dallo stadio, oltre alla più lontana Torre olimpica, alta 291 metri.
Leggi anche:
- La mossa a sorpresa della Uefa: anche il suo logo si colora di arcobaleno
- Euro 2020, il sindaco di Monaco contro l’Uefa: «Non volete lo stadio arcobaleno? Coloreremo tutta la città»
- Lo ‘sconosciuto’ ungherese frena la Francia dei fenomeni, il gol a sorpresa di Attila Fiola: chi è il nuovo idolo degli Europei – Il video
- Dalla Uefa No allo stadio di Monaco arcobaleno nel giorno di Germania-Ungheria: «Sarebbe una risposta a una decisione politica» – Il video
- Il benvenuto del Comune di Monaco alla nazionale ungherese, messaggio per Orban: l’idea di colorare di arcobaleno l’Allianz Arena – Il video