Chi è Jessica Stern, l’esperta di antiterrorismo scelta da Biden come inviata speciale per i diritti Lgbtq+
Nel mese del Pride il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha nominato una donna, Jessica Stern, come inviata speciale per i diritti Lgbtq+, in un ruolo «chiave per assicurare che la diplomazia americana tuteli i diritti umani delle persone Lgbtq+ nel mondo». Ad annunciarlo è la Casa Bianca, che ha sottolineato come «in un momento in cui i diritti umani e quelli Lgbtq+ sono minacciati in molte aree del mondo, l’inviata speciale spingerà per l’uguaglianza per tutti». Stern, 63anni, è direttrice esecutiva di OutRight Action International, un’organizzazione volta a garantire i diritti umani per le persone Lgbtq+ sia a livello nazionale che all’estero. Per il resto, il suo curriculum non conta particolari esperienze e studi nel campo dei diritti civili: Stern, docente e scrittrice, è un’esperta di antiterrorismo e disturbo post traumatico da stress, insegna alla Pardee School of Global Studies della Boston University e ha tenuto corsi sull’antiterrorismo per 20 anni in università prestigiose come quella Harvard o la CIA University.
Esperta di relazioni tra traumi e terrore (nel 2010 il New York Times l’ha definita una delle maggiori esperte mondiali di violenza e malvagità) ha scritto di gruppi terroristici di diverse religioni e ideologie, tra cui neonazisti, islamisti, anarchici e suprematisti bianchi e si è occupata di programmi contro la radicalizzazione per terroristi sia neonazisti che islamisti. Per una ricerca finanziata dall’Istituto nazionale di Giustizia si è anche occupata della valutazione di programmi per ridurre la recidiva tra gli estremisti violenti rilasciati. Autrice di diversi libri, in Denial: A Memoir of Terror ha raccontato la propria esperienza traumatica di vittima di un’aggressione sessuale insieme alla sorella quando erano entrambe adolescenti.
Stern, che ha fatto parte dello staff del Consiglio di sicurezza nazionale del presidente Clinton nel 1994-95, è la seconda persona ad essere nominata per il ruolo di inviata speciale per i diritti Lgbtq+ : il suo predecessore, Randy Berry, aveva ricoperto l’incarico dal 2015 (durante l’amministrazione di Barack Obama) fino al 2017, anno in cui la posizione era stata lasciata vacante dall’ex presidente Donald Trump. Ora che l’importanza del ruolo è stata di nuovo riconosciuta dall’amministrazione Biden, l’inviata speciale per i diritti Lgbtq+, fa sapere la Casa Bianca, «svolgerà un ruolo fondamentale nel guidare l’attuazione del memorandum presidenziale sul progresso dei diritti umani delle persone Lgbtq+ in tutto il mondo».
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