Miami, i dispersi dopo il crollo del palazzo sono 159. Nel 2018 l’allarme per danni strutturali all’edificio – Il video
Sono 159 le persone che, ancora oggi, non si trovano dopo il crollo dell’edificio abitato a Surfside, a nord di Miami, avvenuto alle 2 di notte del 24 giugno. Secondo la Bbc, il bilancio totale delle vittime è di 4 morti, mentre le persone tratte in salvo sono almeno 102. Resta ancora da chiarire quante ce ne fossero all’interno quando è crollato il palazzo. «La nostra squadra di ricerca e soccorso ci ha detto di continuare ad avere speranza», ha dichiarato la sindaca della contea di Miami-Dade, Daniella Levine Cava. Intanto i soccorritori stanno lavorando a rotazione e senza sosta, cercando tra l’altro di prevenire ulteriori crolli. Sul posto anche squadre dal Messico e da Israele per aiutare nelle ricerche.
Cosa è successo
Tutti gli sforzi sono dedicati alla ricerca dei sopravvissuti anche se in tanti, in queste ore, iniziano a chiedersi cosa sia successo davvero quella notte. Cosa ha causato il crollo dell’edificio? Dopo il salvataggio, infatti, scatterà l’inchiesta: al momento sembrerebbe che l’edificio, costruito nel 1980, fosse in fase di “ricertificazione” necessitando probabilmente di riparazioni. Nel 2018, tra l’altro, un ingegnere aveva messo in guardia su «importanti danni strutturali» all’edificio e così aveva suggerito ai manager di intervenire. I lavori sarebbero dovuto iniziare in queste settimane, come riporta il New York Times. Agghiaccianti i racconti dei residenti: «Sembrava un tuono. Io e mia moglie siamo usciti sul balcone, sembrava che fosse esplosa una bomba», hanno detto alla Bbc. «Quando abbiamo aperto la porta, non c’era nessun edificio lì, era solo un mucchio di macerie», hanno aggiunto. Uno di loro ha paragonato la scena all’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001.
Foto in copertina: EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH/ANSA
Video: @MiamiDadeFire