Pride day, eventi a Roma e Milano. Zan: «Mi sentivo rifiutato dalla Chiesa, ma la mia legge non compromette la libertà dei cattolici»
«Quando andavo in Chiesa mi sentivo rifiutato. Per questo mi sono allontanato». Alessandro Zan, il deputato dem primo firmatario della legge contro l’omotransbifobia, in un’intervista rilasciata oggi a la Repubblica parla delle obiezioni del Vaticano e del rischio che il ddl venga ostacolato dal voto segreto. «Non ho mai detto, né dico che la legge non si possa cambiare. Il Senato ha la sua autonomia – dichiara – ma alla Camera abbiamo fatto oltre un anno di lavoro, raccogliendo emendamenti, preoccupazioni e dubbi». Zan spiega che la legge è stata già modificata per salvaguardare il pluralismo: «Se un parroco in una chiesa dice che gli omosessuali sono tutti peccatori, nessuno mai potrà sanzionare questa espressione. Se uno oggi dice “gli ebrei devono morire” scatta la legge Mancino per istigazione all’odio religioso. Ma se afferma “i gay devono morire”, silenzio».
Non è vero – continua il deputato – che viene compressa la libertà delle scuole cattoliche: «L’articolo 7 non impone dei percorsi: c’è una offerta formativa che sta nel patto di corresponsabilità sui progetti condivisi tra scuola e famiglia. A nessuna scuola può essere imposto di inserire ciò che non vuole». Mentre l’indicazione sull’identità di genere nell’articolo 1 «serve solo a proteggere le vittime di violenza e per fornire al giudice il movente che ha determinato quella aggressione o discriminazione». Infine, sul rischio impallinamento: «Se le modifiche creano disparità di trattamento, non ci sto. La paura che una legge naufraghi nel voto segreto c’è sempre, ma se la maggioranza che l’ha votata alla Camera tiene – da Pd a M5S, renziani, sinistra, autonomie e liberal di Forza Italia – allora va in porto».
Le manifestazioni in programma per oggi 26 giugno
Intanto oggi, 26 giugno, sono previste diverse manifestazioni in tutta Italia. A partire da Roma dove l’appuntamento è per le ore 17 in piazza Vittorio Emanuele. Obbligatorio l’uso della mascherina e il distanziamento sociale, niente mezzi a motore e carri. L’evento si estenderà su un percorso più breve e, se il numero dei partecipanti dovesse essere molto alto, la manifestazione si sposterà fino a piazza della Repubblica. L’obiettivo è evitare assembramenti per il contenimento della pandemia del Coronavirus.
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A Milano, invece, si comincia alle ore 12 al “Mema cafè” dove si discuterà del tanto contestato ddl Zan alla presenza del deputato e promotore della legge contro l’omotransbifobia Alessandro Zan. A seguire, al posto della parata, ci sarà la “biciclettata arcobaleno” e il mega evento all’Arco della Pace dove, alle 18, sono attese migliaia di persone. Una manifestazione è prevista anche all’Aquila.
Foto in copertina: EPA/JAKUB KAMINSKI POLAND OUT
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