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Blinken in visita a Roma: così Di Maio prova a rilanciare la centralità dell’Italia dal Mediterraneo alla Cina

La conferenza anti-Isis, la riunione dei ministri degli Esteri del G20, e la cooperazione con la Cina: ecco come è andato l'incontro di oggi

L’Italia torna «crocevia di importanti decisioni a livello globale» e saprà dimostrarsi «ai grande della terra un Paese all’altezza delle più importanti sfide». Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha aperto la lunga settimana che vedrà l’Italia protagonista dell’agenda internazionale. Dalla conferenza, svoltasi oggi, della Coalizione anti-Isis, all’incontro con il segretario di Stato Antony Blinken, negli ultimi mesi Roma è tornata centrale nelle dinamiche decisionali della politica internazionale.

L’arrivo di Mario Draghi ha rafforzato, come da lui chiarito nei primi giorni a Palazzo Chigi, l’appartenenza dell’Italia all’Alleanza Atlantica e la vicinanza agli Usa. Una vicinanza ribadita da Blinken che ieri ha iniziato proprio dall’Italia il suo tour europeo. A Roma, il segretario di Stato americano ha incontrato per la prima volta il nuovo ministro e vicepremier israeliano, Yair Lapid. Sul tavolo il processo di pace con i palestinesi, e il delicato dossier iraniano. Lapid ha espresso forte riserve sui negoziati in corso a Vienna per ritorno degli Usa all’accordo sul nucleare. E non è un caso che oltre a Lapid e Blinken, nell’ambito della strategia mediorientale italiana, che anche Javad Zarif, il ministro degli Esteri iraniano uscente, abbia scelto Roma lo scorso maggio come prima tappa del suo tour nell’Europa meridionale, a riprova dei buoni rapporti e del forte legame tra l’Italia e l’Iran.

Dal Mediterraneo alla Cina

Oltre al Medio Oriente, l’Italia ha ricominciato a guardare soprattutto al suo estero vicino, quello del Mediterraneo. Un’area su cui l’Italia sta rimodulando una strategia di politica estera. L’obiettivo di Luigi di Maio, proprio in occasione della visita di Blinken, è quello di rilanciare il ruolo dell’Italia come attore chiave nella risoluzione del dossier libico e nei rapporti con la Turchia. Turchia che proprio nelle ultime settimane ha visto un faccia a faccia tra Recep Tayyip Erdogan e Joe Biden. Sul Mediterraneo è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che proprio nell’incontro con Biden avrebbe definito La Libia punto centrale per gli equilibri della Regione e per la politica estera e di sicurezza dell’Italia.

Ma non solo. Oltre al Mediterraneo, Di Maio ha voluto ribadire la posizione dell’Italia anche per quanto riguarda il dialogo con Pechino. Una cooperazione, quella tra l’Italia e Cina che, nonostante le dure posizioni di Washington, il governo italiano non vuole escludere. «L’Italia è un forte partner commerciale della Cina, abbiamo relazioni storiche, ma non vanno a interferire con le relazioni che noi abbiamo con Usa e Nato», ha dichiarato Di Maio. Lo stesso ha fatto Blinken riconoscendo la necessità di dialogare con la Cina: «Come Usa e con gli alleati europei stiamo trovano le stesse complessità con la Cina: un rapporto che ha delle avversità, degli aspetti di concorrenza, ma anche di cooperazione».

G20 per rilanciare il multilateralismo

Ma è soprattutto al G20 dei ministri degli Esteri, in partenza domani, 29 giugno, a Matera, che l’Italia può consolidare la sua vicinanza alla Usa. «L’Italia è alleata degli Usa, partner Nato e Ue, e questa non è soltanto un’alleanza strategica ma di valori che permette alle nostre democrazia di poter affrontare questioni come i diritti umani dove l’Italia è stata in prima linea», ha aggiunto Blinken. Allo stesso tempo, l’Italia non vuole rinunciare alla sua propensione al multilateralismo. In fondo, l’avevano fatto intendere anche Angela Merkel e Mario Draghi, allo scorso G20, quando si erano opposti al duro approccio di Biden verso la Cina, chiedendo invece un terreno di dialogo.

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