Sblocco dei licenziamenti, governo e sindacati trovano l’accordo: 13 settimane di cig gratuita alle aziende in crisi
L’accordo sul blocco dei licenziamenti, introdotto durante la crisi causata dalla pandemia da Coronavirus, è stato raggiunto. Dopo cinque ore di discussione a Palazzo Chigi, governo e sindacati hanno raggiunto un’intesa. Il nuovo provvedimento prevede un impegno a far ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali esistenti prima di ricorrere ai licenziamenti, in particolare l’utilizzo della cassa integrazione. «Le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal governo sul superamento del blocco dei licenziamenti si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro», scrivono governo e sindacati nel testo. «Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua».
L’accordo
Saranno 13 le settimane di cassa integrazione gratuita per tutte le aziende che hanno tavoli di crisi aziendali aperti al ministero dello Sviluppo economico, nelle Regioni e nelle Prefetture. Il blocco dei licenziamenti continuerà a valere solo per il settore tessile, per quello della moda e per il calzaturiero. «Un segnale importante», dicono Cgil, Cisl e Uil dopo la riunione a Palazzo Chigi. «Viene data risposta alle tante persone che avevano preoccupazioni», sottolinea il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri. «È un risultato che risponde alla mobilitazione che c’è stata sabato, l’unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l’impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive», ha commentato Maurizio Landini. Il leader della Cgil sabato scorso, 26 giugno, aveva voluto lanciare una sfida a Draghi e alla politica, schierandosi contro lo sblocco dei licenziamenti. «Lancio una sfida al governo, alle imprese e alle associazioni imprenditoriali a prendersi un impegno: nei prossimi mesi, dove ci sono problemi, si usi la cassa integrazione ordinaria e i contratti di solidarietà. Noi siamo pronti domani. Se si vuole evitare di licenziare lo strumento c’è, è una questione di volontà politica», aveva detto.
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