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Via libera in Cdm al Dl Lavoro: Cashback sospeso e proroga del blocco dei licenziamenti solo per abbigliamento e tessile

30 Giugno 2021 - 18:23 Luca Covino
Nel testo arrivato al Consiglio dei ministri c'è anche il rifinanziamento della legge Sabatini per il rinnovo dei macchinari delle Pmi e lo stanziamento di 100 milioni per Alitalia

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Decreto Lavoro e Fisco, un documento di 9 pagine che contiene l’insieme di «misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese». Stop al Cashback, rinnovo del blocco ai licenziamenti per il settore tessile, slittamento del pagamento delle cartelle esattoriali e nuove norme su Alitalia: questi i punti dei 7 articoli che compongo il testo esaminato dal Cdm. Dopo che nelle ultime settimane si era paventata l’ipotesi di prorogare ai settori più colpiti dalla crisi il blocco dei licenziamenti, il desto del dl Lavoro richiama l’accordo raggiunto ieri, 29 giugno, al tavolo di Palazzo Chigi tra governo e sindacati.

Lo sblocco dei licenziamenti e le proroghe straordinarie delle Cig

Come ha spiegato il ministro del Lavoro Andrea Orlando durante il question time di oggi, 30 giugno, per il comparto più colpito dalla crisi, il tessile-calzaturiero è in arrivo una ulteriore proroga fino al 31 ottobre del divieto di licenziare, che prevede anche l’erogazione di ulteriori settimane di cassa Covid. Parallelamente verranno assicurate ulteriori 13 settimane di cassa straordinaria per tutte le imprese che non hanno più a disposizione strumenti di integrazione salariale.

Addio Cashback (fino al 2022)

Nel Dl è confermata la cancellazione del programma Cashback, che tuttavia riprenderà nel primo semestre del 2022. Nello schema discusso nel vertice del Cdm è stata disposta l’erogazione dei rimborsi del 10% per i pagamenti effettuati nel primo semestre di quest’anno: le transazioni economiche via pos saranno erogate entro 5 mesi (inizialmente i rimborsi dovevano essere fatti in 60 giorni). L’incentivo alla moneta elettronica sarà comunque sospeso da domani 1° luglio al prossimo 31 dicembre per un risparmio dello Stato stimato intorno agli 1,7 miliardi e un totale, includendo anche il 2022, di 3 miliardi di euro. Lo stesso discorso vale anche per il Supercashback, il rimborso speciale da 1.500 euro per acquisti con carta ai primi 100 mila aderenti che abbiano totalizzato un numero maggiore di transazioni. Come per il Cashback, infatti, i rimborsi saranno erogati dopo alcuni mesi mentre reclami potranno essere presentati entro 120 giorni al Consap che disporrà di 30 giorni per valutarli. Da quanto si apprende, i risparmi ottenuti dalla sospensione del cashback vengono destinati, nella misura di 1,5 miliardi di euro, ad un Fondo per gli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.

La nuova legge Sabatini

Oltre al differimento del pagamento delle cartelle esattoriali, inoltre, il governo di Mario Draghi ha incluso nel testo anche il rifinanziamento della nuova legge Sabatini, che prevede fondi per piccole e medie imprese che intendono rinnovare le proprie attrezzature o il parco macchinari. L’autorizzazione di spesa riguarderà il 2021 con importi ancora da definire che dovranno «assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese attuate». Per accelerare l’erogazione di queste risorse nel testo è previsto che le domande inoltrate entro il 1° gennaio 2021, per le quali sia stata già erogata la prima quota di contributi, possano venire integrate dalle quote successive.

100 milioni in più ad Alitalia

Tra le misure ci sono anche 100 milioni che l’esecutivo ha predisposto per la compagnia aerea Alitalia. Questi soldi andranno a colmare, come si legge nel testo, «l’indennizzo dei titolari di biglietti e voucher emessi dall’amministrazione straordinaria in conseguenza delle misure di contenimento previste per l’emergenza Covid e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali». Il rimborso sarà erogato soltanto «nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente un servizio analogo di trasporto». Come sottolineato nel testo, il rimborso sarà «quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio». Il prestito “ponte” di 400 milioni destinato alla compagnia, invece, sarà prorogato fino al prossimo 16 dicembre.

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