Il caso dei tifosi inglesi attesi a Roma: per loro quarantena obbligatoria, ma impossibile
Con la vittoria di ieri sulla Germania, sabato l’Inghilterra sarà a Roma per giocarsi i quarti di finale dell’Europeo contro l’Ucraina. Una sfida che però potrebbe essere inaccessibile per i tifosi britannici a causa della quarantena disposta dal governo italiano lo scorso 18 giugno per la variante Delta. I fan inglesi dovrebbero fare un periodo di isolamento di almeno cinque giorni una volta atterrati in Italia. Un obbligo che di fatto chiude quasi ogni possibilità di vederli all’Olimpico.
Viminale: «La quarantena verrà fatta rispettare»
Da parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi non sembra esserci inoltre la volontà di concedere qualche esenzione ai tifosi, visto anche il crescere dell’incidenza della variante sui nuovi casi italiani. Il Viminale ha assicurato che l’ordinanza sulla quarantena «verrà fatta rispettare alla lettera» e «non saranno concesse deroghe». Il ministero dell’Interno sta lavorando a un piano per rafforzare controlli in aeroporti e verifiche in vista del quarto di finale. «Ricordo che è in vigore, per motivi di contrasto alla pandemia e alla variante Delta, l’ordinanza per la quarantena di 5 giorni rivolta a tutti coloro che provengono dalla Gran Bretagna, la quarantena deve essere rispettata», ha inoltre ricordato oggi l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
All’Olimpico sarà permesso l’ingresso a 16 mila spettatori. Alla federazione inglese sono stati messi a disposizione 2.500 biglietti, ma non è ancora certo se e quanti decideranno di acquistarli per un viaggio in Italia che prevede cinque giorni di quarantena.
Variante Delta, la quarantena impossibile dei tifosi inglesi a Roma
Un braccio di ferro, quello tra Italia e Regno Unito, che va avanti anche sulla questione delle semifinali e finali dell’Europeo che dovranno disputarsi a Wembley. «La Uefa deve valutare attentamente la possibilità di disputare le semifinali e la finale degli Europei a Wembley perché c’è asimmetria da parte del Regno Unito che impone restrizioni ai cittadini britannici che viaggiano in Ue, ma accetta una massiccia presenza di visitatori europei», ha dichiarato ieri il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Il vicepresidente ha poi ricordato come i timori dei vertici Ue siano simili a quelli di «Merkel, Draghi e tanti eurodeputati che condividono le stesse preoccupazioni». La settimana scorsa, sia Draghi che Merkel, avevano avanzato l’ipotesi di spostare la finale di Euro da Wembley a Roma. Ma sia dall’Uefa che dal governo inglese, e anche dalla Figc, è arrivato un secco «no».
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