Caserma di Piacenza, tutti condannati i carabinieri. Dodici anni a Montella
Giuseppe Montella, l’appuntato dei carabinieri considerato il leader del gruppo della caserma Levante di Piacenza, è stato condannato a dodici anni di reclusione. La caserma nella quale prestava servizio l’anno scorso, in pieno lockdown, era stata chiusa dopo che erano emersi episodi legati allo spaccio di droga e alla tortura. La sentenza è stata pronunciata oggi, primo luglio, con rito abbreviato, dopo che la pm aveva chiesto una condanna a 16 anni. Condannati anche gli altri componenti del gruppo: 8 anni all’appuntato Salvatore Cappellano, sei all’appuntato Giacomo Falanga, tre anni e quattro mesi al carabiniere Daniele Spagnolo e quattro all’ex comandante di stazione Marco Orlando. A luglio 2020, durante l’interrogatorio di garanzia era crollato, ammettendo tutto. Si era detto dispiaciuto, pur negando che dietro i fattacci di spaccio e violenze da parte dei militari non c’era «una regia» anche se «tutti sapevano. Non ho fatto tutto io». Tra le diverse ammissioni, Montella ha cercato di contenere le sue responsabilità sul traffico di droga. L’appuntato ha solo confermato che l’attività era cominciata a gennaio 2020, e il guadagno era stato di appena 5 mila euro, denaro necessario per ripagare le rate di un prestito e il mutuo della casa.
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