«Il Gay Pride? Un ritrovo di disadattati e schizoidi», l’attacco nel Milanese della consigliera di Forza Italia Antonia Parisotto
«Una squallida manifestazione, un ritrovo per disadattati e soggetti schizoidi in piena crisi dissociativa». Con queste parole la consigliera comunale di Forza Italia a Cesano Boscone Antonia Parisotto ha definito l’ultima edizione del Gay Pride a Milano. Il commento della consigliera, avvocatessa proprio della cittadina della provincia milanese, è arrivato durante una seduta del consiglio comunale. L’intervento di Parisotto è stato segnalato da I Sentinelli di Milano attraverso un post su Facebook. «Ritrovi simili non hanno nulla di culturale. E i ragazzini, confusi e manipolati, lungi dall’aver alcun valore politico, hanno molto di psichiatrico e qualcosa di sulfureo», ha detto la consigliera, che ritiene «questi spettacolini» il risultato dell’aiuto «dei poteri forti occidentali», senza i quali «resterebbero dei fenomeni folcloristici, risibili». Come ricostruito da I Sentinelli, Parisotti ha chiesto parola all’inizio della seduta «fatto personale», per poi attaccare l’assessora alle Politiche per l’integrazione e le pari opportunità Ilaria Ravasi, che ha concesso il patrocinio del Comune al Pride milanese. «Ci aspettiamo che oggi stesso, conscia della gravità di queste affermazioni pronunciate in un consesso istituzionale Antonia Parisotto dia le dimissioni», scrivono I Sentinelli nel post. «Se ciò non avvenisse, diamo per scontato che le stesse siano pretese dal suo partito».
Il gruppo di attivisti, in particolare, ha definito le parole di Parisotti come «intollerabili», frutto di una «politica che si abbassa a un linguaggio del genere». «E poi», concludono, «ci vengono a dire che il ddl Zan andrebbe stralciato perché è una “legge bavaglio” sulla libertà di pensiero. Qui il pensiero affonda dentro un delirio omolesbotransfobico». In attesa di ulteriori sviluppi intanto questa sera il Consiglio comunale si aprirà con una comunicazione della stessa consigliera Parisotto, come comunicato sui social dall’assessora Ilaria Ravasi, che sottolinea: «Vogliono farvi credere che il ddl Zan non serva. Hanno paura».
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