Con la variante Delta bastano da 5 a 10 secondi di contatto per essere contagiati? Non ci sono prove
È possibile che la variante Delta incrementi la contagiosità del nuovo Coronavirus al punto che basterebbero da 5 a 10 secondi per venire infettati? Questo almeno è quanto afferma la responsabile della Sanità nel Queensland (Australia), nonché governatrice designata dello Stato Jeannette Young, che ha deciso di chiudere i confini ai cittadini provenienti dal focolaio di Sydney, città dove sarebbe stata fatta questa scoperta. Intanto dopo 18 nuovi casi e raggiunti i 110 in tutto collegati con la variante, la città torna in lockdown per almeno due settimane.
Per chi ha fretta
- Le dichiarazioni di Jeannette Young sono prive di fondamento.
- Non ci sono prove che la variante Delta sia talmente trasmissibile da impiegare dai 5 ai 10 secondi per essere infettati.
- Nel caso esempio, quello di due positivi che si sarebbero incrociati fugacemente, non vi è prova che il contagio sia avvenuto in quel momento o in un momento diversi in altre condizioni.
Quanto è giustificato il panico degli australiani?
Normalmente, stando ai dati noti agli epidemiologi, il tempo medio per il contagio entro circa un metro di distanza è più o meno di 15 minuti. Si tratta di stime. A quanto si legge in testate come Forbes e The Guardian, così come da Open, l’Australia starebbe aumentando le restrizioni. Il problema è che l’eccessivo recente allarmismo si starebbe basando su un singolo caso registrato a Sydney, tra due persone che si sarebbero incrociate fugacemente e per pochissimi secondi in un centro commerciale. La scena sarebbe stata addirittura immortalata dalle telecamere a circuito chiuso. Ecco quanto dichiarato dalla governatrice designata Jeannette Young:
Stiamo assistendo a contatti molto fugaci che portano alla trasmissione. All’inizio di questa pandemia, dissi che 15 minuti di stretto contatto erano una preoccupazione. Ora sembra che a preoccupare siano 5-10 secondi. Il rischio è molto più alto ora rispetto a solo un anno fa.
Troviamo ulteriore conferma in un comunicato di sabato 26 giugno 2021, pubblicato nel sito ufficiale del Gabinetto del Qeensland:
Chief Health Officer Dr Jeannette Young said the Delta variant is proving to be highly contagious.
“It takes just five seconds for the virus to transfer and what we are seeing in Sydney is that 100% of household contacts exposed without vaccination are infected”.
Come può un singolo caso – le cui circostanze precise al momento ci sono ignote – essere ritenuto sufficiente per lanciare un allarme del genere? Se lo è chiesto anche l’epidemiologo Massimo Ciccozzi in una intervista per Sky Tg24:
Non so come hanno fatto a tirare fuori questo dato, da epidemiologo non capisco. Non capiscono come possano dire queste cose. È un po’ come quando ti chiedono “ma a ottobre la possiamo togliere la mascherina?”. Se uno è un mago può rispondere, se uno fa l’epidemiologo non può far altro che dire: vediamo i dati settimana per settimana.
Contrariamente a quel che si legge in alcuni titoli infatti, le fonti che trattano la questione non menzionano alcuno studio.
Precedenti affermazioni controverse di Young
Jeannette Young al momento sembra essere la principale fonte che attribuisce alla variante Delta tale incremento di infettività. Non è nuova ad affermazioni controverse, quanto prive di fondamento. Il The Australian la accusa apertamente di aver alimentato i sentimenti No vax. A seguito della morte di un ragazzo dopo aver assunto il vaccino di AstraZeneca, la futura governatrice del Queensland aveva affermato in conferenza stampa che il ragazzo sarebbe stato ancora vivo se avesse contratto la Covid:
Non voglio che un diciottenne del Queensland muoia per una malattia della coagulazione che, se avesse la Covid, probabilmente non morirebbe.
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