La lettera di 100 attivisti ed eletti a Grillo perché rompa con Conte e Draghi : «Batti un colpo! Ci stanno fregando»
«Chi ti scrive sono quelli che sono stati definiti ed etichettati “dissidenti e nostalgici”». Gli attivisti del Movimento 5 stelle intervengono nella fase più complicate del partito fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. E proprio al garante si rivolgono per dirgli: «Batti un colpo» e di recuperare i tratti originari del Movimento. Nella lunga lettera non mancano frecciatine alla classe dirigente 5 stelle: «Beppe, abbiamo bisogno che tu, come noi, non ti faccia intimidire da chi nel giro di pochi anni da portavoce – come i grillini chiamano i propri rappresentanti – si è trasformato in eletto sentendosi fine stratega e grande statista, scollandosi totalmente dal territorio e imponendo decisioni calate dall’alto e pacchetti all inclusive di accordi, alleanze, sindaci e assessorati». Tra i firmatari confermati a Open ci sono Francesca De Vito, consigliera regionale del Lazio, e Maria Muscarà, consigliera regionale della Campania. L’iniziativa, dunque, è portata avanti da consiglieri, rappresentanti e attivisti provenienti dai territori.
Le lettera di attivisti ed eletti a Grillo per rompere con Conte e il governo Draghi
Gli attivisti chiedono al garante di «riprendere la rotta partendo dal post Una bozza e via». Ovvero, quel lungo articolo pubblicato sul blog di Grillo, lo scorso 29 giugno, in cui il garante del Movimento affossava – sembrava definitivamente – l’investitura di Giuseppe Conte a leader dei 5 stelle. «Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema – scriveva il fondatore -. Il consenso è solo l’effetto delle vere cause, l’immagine che si proietta sullo specchio. E invece vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente) – poi, la stoccata -. E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione».
Il testo della lettera di 100 attivsti a Beppe Grillo
Caro Beppe Grillo, chi ti scrive sono quelli che sono stati definiti ed etichettati “dissidenti e nostalgici”. Non ti abbiamo mai scritto tante volte come negli ultimi giorni, ma adesso, adesso e non domani, abbiamo l’urgenza che qualcuno riprenda la rotta partendo dal tuo post “Una bozza e via” e riunisca e supporti i tanti che in 15 anni non hanno mai mollato nonostante tutto.
Ti stiamo scrivendo per farti sentire la nostra presenza, per dirti che ci siamo e che siamo “moltitudine”… una moltitudine che, proprio come nelle tue “parole guerriere”, credeva di essere sola e invece si è ritrovata, fianco a fianco, da “Voghera a Canicattì”, siamo quella comunità, grande e familiare, che aggrega chi si riconosce nei suoi valori fondanti e si difende compatta dagli usurpatori e stiamo provando a non far deragliare definitivamente il nostro “sogno”, quel sogno chiamato MoVimento 5 Stelle che tu e Gianroberto siete riusciti a creare ed a far “sognare” a milioni di persone.
Noi ci riconosciamo ancora in quei valori, ci difendiamo tenacemente da chi li rinnega.
Abbiamo attraversato momenti difficili e l’unica cosa che ci ha fatto continuare a sperare è stata quella utopia solitaria che guardandoci negli occhi riconoscevamo identica negli sguardi degli altri e che da sogno solitario insieme trasformavamo in ardita concretezza. Abbiamo bisogno di cancellare molte cose del passato, molti “abusi di potere” troppe personalizzazioni, molti errori, tanti da aver spinto molti sognatori di utopia ad abbandonare desolati. E abbiamo bisogno di te, Beppe, abbiamo bisogno che tu, come noi, non ti faccia intimidire da chi nel giro di pochi anni da portavoce si è trasformato in eletto sentendosi fine stratega e grande statista, scollandosi totalmente dal territorio e imponendo decisioni calate dall’alto e pacchetti all inclusive di accordi, alleanze, sindaci e assessorati.
Ci stanno fregando, Beppe, questi ci stanno fregando: dalle questioni ambientali alle grandi opere, ci stanno fregando!
Abbiamo bisogno del nostro Garante, Beppe, abbiamo bisogno che il custode dei nostri valori prosegua nella strada che avevi imboccato qualche giorno fa. Non sei solo. Lo ripetiamo: non sei solo.
Non era questo che dicevamo nelle piazze, non era il potere dei pochi, non volevamo abbattere una piramide per ricostruirne un’altra volevamo piuttosto lastricare strade che tutti potessero percorrere e goderne. Siamo tanti e saremo ancora di più se coraggiosamente riprenderai forza ed entusiasmo per rimettere in acqua questo veliero dei sogni, il nostro movimento, nostro e non “mio” o “suo”.
Rimetti al centro insieme a noi i riferimenti ed i valori che hai citato nel tuo post: le idee, la visione, la democrazia diretta e partecipata e la decentrazione dei poteri, i meriti, i valori…Beppe, queste cose, e tu lo sai bene, sono gli elementi caratterizzanti che rendono unico il MoVimento orizzontale che tu e Gianroberto avete immaginato anche attraverso l’ecosistema Rousseau, luogo in cui le idee del MoVimento hanno ancora cittadinanza, e che ci distinguono dai partiti e ideologie novecentesche ed obsolete.
Non vogliamo essere la brutta copia di un sistema che abbiamo sempre combattuto.
Parla con noi, ascoltaci: siamo gli attivisti, cuore pulsante del MoVimento, siamo portavoce comunali, municipali, alcuni regionali, siamo quelli che, da Napoli, da Bologna, da Roma, da Monza, da Bari – ovunque semi stanno germogliando, raccogliendo adesioni da tutta Italia – non si arrendono e che non vogliono sacrificare princìpi e valori per una percentuale, per un consenso effimero. Siamo l’onda della Rivoluzione culturale e gentile che non vuole arrestarsi, siamo quelli del voto consapevole che non barattano consensi per fini personali.
Ci siamo, Beppe, noi ci siamo. Ed abbiamo bisogno che anche tu ci sia.
Magetta Tiziano
Zecca Antonio
Valerio Marchi
Mario Barone
Steven Hutchinson
Salvatore Morra
Liliana Coppola
Marì Muscarà
Francesca De Vito
Giovanni Liotti
Carla Novelli
Adriana Stanziola
Toni Cataldi
Franco Iacolare
Massimo Antinolfi
Lucio Daniele
Ivano Oppio
Minola Fusco
Massimo Nonno
Maurizio Vitiello
Vincenzo Pirozzi
Loredana Benedetti
Immacolata Formisani detta Tina
Francesco Paolo Trapani
Giovanni Capasso
Stefano Capizzi
Peppe Rondelli
Raffaela Piccolo
Mario A. Morello
Luigi Spanu
Ciro Bauduin
Vincenzo D’Aniello
Maria Rosaria Dello Iacono
Paride Andrenacci
Giuseppe Sica
Martino Caruso
Gaspare Maltese
Matteo Brambilla
Giancarlo Tracogna
Varallo Giovanni
Gabriella Sticca
Gennaro Impinto
Roberto Lancia
Fortunato Nasti
Leone Renato
Fernando Farina
Enrico Lanzo
Angelo Sgobio
Vernia Maddalena
Polito Vito
Caterina Grittani
Luca Fabbricatore
Ignazio Miraglia
MariaGiulia Romagnolo
Govoni Raffaello
Luigi Carmona
Giovanni Manzo
Nicola Lamberti
Angelo Nicotra
Stefano Boratta
Emidio Angelini
Biagio Spinelli
Anna Maria De Rosa
Arianna Arietano
Annamaria Ernano
Immacolata Taglialatela
Maria Di Maro
Cristina Di Gennaro
Maria Fiorito
Domenico Campagna
Francesco Carubia
Eleonora Vono
Raffaela Violino
Franco Olocco
Nicola Buonanno
Anna Sulis
Francesco Laneve
Paola Calabrese
Silvia Alboni
Luigi Grosso
Gabriella Santoro
Angelo Visone
Filippo Licciardello
Rosa Contò
Vincenzo Costanzo
Massimo Di Renzo
Rosario di Mauro
Lelio De Luise
Gilberto Quattrone
Giovanni Settembresi
Stefano Francesco Piva
Fabiana Nicoletti
Barbera Antonello
Angela Fronda
Ciro Andreotti
Gennaro Avolio
Loredana Tarallo
Marialaura De Franceschi
Raffaele D’Alise
Mauro Mattei
Biagio Orlando
Francesco De Francesco
Lucia Esposito Papa
Francesco La Monica
Raffaele Vargiu
Valerio Schönfeld
Fiammetta Consorte
Fulvia Panza
Francesca Tartari
Fulvio Iovino
Raffaella Marino
Salvatore Leonangeli
Maria Teresa Brunetti
Diego Capone
Soldà Enrico
Cosimo Provenzano
Alfredo Incarnato
Rita Pesce
Valentina Orlando
Cinzia Mirone
Vittorio Salvo
Antonio Blasco Bonito
Michele Avitabile
Patrizio Fagioli
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