I nuovi video della «mattanza» a Santa Maria Capua Vetere: detenuti pestati mentre giocano a biliardino, altri buttati sulle scale
Emergono nuovi documenti che testimoniano le violenze nei confronti dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Decine di operatori della Penitenziaria che accerchiano uno o due detenuti per volta: chi assesta un colpo alla testa, chi li prende a calci, chi li picchia sulla schiena o sulla nuca. Immagini che si vedono, scrive la Repubblica, in uno dei nuovi video che testimoniano i violenti pestaggi del 6 aprile del 2020 nel carcere campano, e che è stato pubblicato in esclusiva sul sito del quotidiano. In alcuni passaggi si vedono più agenti concentrarsi contemporaneamente su un’unica vittima. I reclusi – racconta la Repubblica – si muovono a passi lenti, piegati dalla paura, le mani in testa nel tentativo di parare i colpi. In altre immagini si vedono un detenuto buttato per terra sulle scale, rialzato a forza e colpito, un altro che sviene e viene soccorso con estrema calma, poi un recluso trascinato per terra mentre in un altro frame i detenuti sono in ginocchio con la faccia rivolta al muro mentre partono i colpi con i manganelli.
I nuovi video dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
L’inchiesta, che ripercorre «l’ignobile mattanza» descritta dal giudice per le indagini preliminari Sergio Enea, ha già portato a 52 misure cautelari, a carico di funzionari, comandanti e agenti dell’amministrazione penitenziaria. «Operazione pulizia, non si è salvato nessuno», scrivevano nelle chat, poco dopo il fatto i protagonisti delle violenze. Altri video sulle violenze nel carcere sono stati pubblicati sempre il 6 luglio dal Mattino di Napoli. Si vedono detenuti che vengono presi alla sprovvista mentre stanno giocando a biliardino, e altri pestaggi con i manganelli, prima che gli agenti rimettano in ordine la stanza. Un altro video mostra i poliziotti penitenziari battere i manganelli sugli scudi, quasi a ‘festeggiare’ l’azione appena portata a termine.
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