Caso Ciro Grillo, domani l’udienza: si decide sul processo al figlio del garante M5s e ai suoi tre amici
Il caso di Ciro Grillo e dei suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza italo-norvegese di 19 anni e su una sua amica entra nell’aula di un tribunale. Domani 9 luglio nel primo pomeriggio davanti alla gup di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, si aprirà l’udienza preliminare che potrebbe mandare a processo i quattro per i fatti avvenuti a Porto Cervo il 17 luglio 2019. Quella per Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria sarà un’udienza interlocutoria, o di smistamento – com’è stata definita dagli avvocati che difendono i quattro amici genovesi. I legali degli imputati (Enrico Grillo, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Romano Raimondo, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli) hanno spiegato che domani si «costituiranno le parti e si farà una calendarizzazione delle altre udienze. Non decideremo domani un eventuale rito abbreviato o l’eventuale risarcimento alla seconda ragazza». Dunque non scopriranno ancora le loro carte davanti alla giudice.
La posizione dei quattro ragazzi
«Era solo un gioco ma poi siamo andati un po’ più in là…», avrebbe detto Ciro Grillo nell’ultimo interrogatorio, eppure i quattro amici si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo che la ragazza italo-norvegese fosse consenziente. Il racconto dei ragazzi, però, non coincide per nulla con la versione fornita dal procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e della sostituta Laura Bassani, che con la richiesta di rinvio a giudizio accusano Grillo jr e gli altri tre giovani di aver abusato della 19enne e della sua amica. La ragazza ha raccontato agli inquirenti di essere stata costretta a bere vodka, quindi stuprata prima dal solo Corsiglia e in un secondo momento anche dagli altri tre, conosciuti poche ore prima nella discoteca Billionaire. Grillo, Capitta e Lauria sono accusati anche di violenza sessuale nei confronti della seconda ragazza per delle foto oscene scattate mentre lei dormiva.
I video e le foto
Cruciale sarà il materiale video e quello fotografico raccolto nei mesi passati. Quanto ripreso nella villa di Beppe Grillo in Sardegna è agli atti del procedimento: per l’accusa proverebbero le violenze subite dalle ragazze, per la difesa testimonierebbero l’innocenza degli imputati. Ad arricchire il fascicolo in mano agi inquirenti ci sono anche i tanti messaggi in chat fra gli amici genovesi e quelli fra le due ragazze. Non solo, l’avvocata Giulia Bongiorno, che rappresenta la 19enne italo-norvegese, ha allegato agli atti interviste e servizi televisivi, nonché notizie e dichiarazioni apparse sui quotidiani in questi ultimi mesi, compreso l’audio di una telefonata di Vittorio Lauria, mandato in onda durante una puntata di Non è l’arena, su La7.
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