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Riforma della giustizia, Conte: «Sulla prescrizione siamo tornati all’anomalia italiana». Bonafede: «Ministri M5s timorosi e ossequiosi» – Il video

09 Luglio 2021 - 13:18 Redazione
L'ex premier critica il testo proposto dalla ministra Cartabia, che ieri è stato approvato in Cdm: «Così si danneggia lo stato di diritto»

Chiamato a dire la sua sulla Riforma Cartabia, intevenendo al convegno dei Giovani di Confindustria, Giuseppe Conte attacca: «Non sono sorridente sull’aspetto della prescrizione, siamo ritornati a una anomalia italiana. Chi canta vittoria non trova il mio consenso, perché siamo uno Stato di Diritto. E se un processo svanisce nel nulla, non vince lo Stato di Diritto. I principi costituzionali sono fondamentali e vanno sempre rispettati». Alla domanda: pensa che tornerà mai premier? Conte ha glissato: «Io lavoro alle condizioni per un progetto politico che possa rispondere ai bisogni dei cittadini per combattere le disuguaglianze. Dobbiamo lavorare alle condizioni migliori perché le aziende possano prosperare». E quando, in apertura del collegamento, gli è stato chiesto se volesse essere definito «ex premier» o «prossimo leader di un partito», Conte ha risposto: «Un semplice cittadino». Sula leadership del Movimento 5 stelle? «Ci stiamo lavorando», ha detto l’ex premier. «Se io ci sarò, con il Movimento 5 stelle, state tranquilli che il progetto politico sarà chiaro, avrà una forte identità, chiarezza di principi, e nessuno potrà permettersi di dire che il Movimento 5 stelle è la forza dei veti ideologici, pregiudiziali. Sarà una forza, se potremo confermare questa collaborazione, ancora più innovatrice del passato».

Le critiche di Bonafede e Di Battista

Sul tema della riforma della Giustizia è intervenuto anche l’ex ministro Alfonso Bonafede, che ha scritto su Facebook: «Ho sinceramente apprezzato i tentativi della ministra Cartabia di trovare una sintesi oggettivamente difficile: tuttavia, è evidente (e legittimo) che sulla prescrizione la pensiamo in maniera diversa. La norma votata ieri rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che allungherà i tempi dei processi» e concedere «un po’ di tempo in più per i reati di corruzione è «veramente troppo poco perché troppo lontano da quello che abbiamo realizzato». Prima di Bonafede era intervenuto a gamba tesa anche Alessandro Di Battista, criticando duramente i ministri M5s, definiti «pavidi, incapaci e inadeguati».

Video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev

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