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Stangata della Uefa contro l’Ungheria per i cori razzisti e insulti omofobi dei tifosi: casi in tutte le partite

Nel dossier del giudice sportivo europeo sono stati raccolti casi di cori e insulti razzisti e omofobi da parte dei tifosi ungheresi in tutte le partite giocate dall'Ungheria agli Europei

È arrivata la decisione della Uefa sul caso dei cori razzisti e gli insulti omofobi partiti dai tifosi ungheresi durante le ultime partite dell’Ungheria agli Europei. La nazionale ungherese dovrà giocare tre partite a porte chiuse, oltre a pagare una multa di 100mila euro per: «i comportamenti discriminatori dei propri tifosi». Il giudice sportivo europeo ha punito gli ungheresi innanzitutto per i cori razzisti che sono partiti contro i giocatori di colore della Francia a Budapest il 19 luglio. La decisione della Uefa contro l’Ungheria ha tenuto conto anche dei ripetuti casi che hanno visto protagonista la tifoseria ungherese in questa edizione degli Europei. Oltre ai cori razzisti nella pattita contro la Francia, gli ungheresi si sono distinti anche per gli striscioni e i cartelloni con insulti omofobi esposti in tribuna durante le partite del girone, prima contro il Portogallo e poi contro la Germania a Monaco.

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