«Siamo state drogate e violentate»: cosa sappiamo delle indagini sul presunto stupro di Gallipoli
Due ragazze venete di 19 anni hanno raccontato di aver subito una violenza sessuale a Gallipoli, in provincia di Lecce. Le due sono state ritrovate in stato di alterazione psicofisica nel bed & breakfast che avevano preso in affitto in Salento. Ai carabinieri hanno riferito di essere state drogate e poi abusate da due giovani conosciuti la sera precedente davanti a un bar della cittadina. Gli accertamenti clinici effettuati nell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli non hanno evidenziato segni di violenza fisica e il test tossicologico ha escluso l’assunzione di sostanze stupefacenti come la cosiddetta “droga dello stupro”. Indagano i carabinieri, che cercano due ragazzi del posto. Le ragazze hanno detto di essere in grado di riconoscere i due ragazzi e sono state dimesse ieri dal nosocomio. I carabinieri hanno acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Secondo i resoconti dei giornali locali le ragazze hanno fornito informazioni parziali ai militari, senza raccontare particolari o dettagli di quanto accaduto. Al momento non hanno sporto denuncia. In ospedale sono state sottoposte agli esami tossicologici, che hanno rilevato un elevato tasso alcolemico con intossicazione. Gli accertamenti hanno escluso una violenza sessuale completa. Secondo il loro racconto le due ragazze hanno incontrato la sera prima due giovani del luogo, che avrebbero approfittato della loro alterazione psicofisica per indurle ad appartarsi con l’intento di ottenere prestazioni sessuali. Loro avrebbero opposto resistenza e alla fine si sarebbero fatte riaccompagnare nel B&B del centro storico di Gallipoli da dove poi è partita la richiesta di intervento al 118.
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