Cashback, arrivano i soldi sui conti correnti. Ecco quando riceverete i rimborsi (e il super premio da 1.500 euro)
Dopo la delusione della sospensione del Cashback (che, dunque, resta fermo fino al 31 dicembre 2021), arrivano le buone notizie. Terminato il primo semestre, infatti, verranno erogati i rimborsi fino a 150 euro, ovvero il 10 per cento di quanto speso nell’arco di sei mesi utilizzando bancomat o carte di credito. Un modo per combattere l’evasione fiscale e incentivare l’uso della moneta elettronica, secondo il governo Conte II che ha creduto fortemente in questa misura. Non è d’accordo, invece, il premier Mario Draghi secondo cui il Cashback favorisce chi usa già le carte, e quindi le famiglie più ricche, chi ha un reddito medio-alto e chi vive nelle grandi città, del Nord soprattutto. Insomma, per il nuvoo governo il Cashback non ha centrato l’obiettivo, non ha ridotto l’evasione fiscale e pesa troppo sulle casse dello Stato, alle prese con urgenze ed emergenze. Nonostante questo, però, dovrebbe ripartire il prossimo anno: «Al momento, il provvedimento prevede che il programma riparta nel semestre che va dall’1 gennaio 2022 al 30 giugno 2022», si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa. «Al momento», appunto.
Quando arrivano i rimborsi fino a 150 euro
Intanto sono migliaia le persone ancora in attesa dei rimborsi. Come previsto dalla norma, il rimborso dovrà avvenire entro 60 giorni dalla fine del semestre. Quindi entro il 31 agosto 2021. Chi ha aderito all’iniziativa riceverà il 10 per cento di quanto speso dall’1 gennaio al 30 giugno 2021: se ha raggiunto i 1.500 euro in sei mesi, incasserà direttamente sul proprio conto corrente 150 euro. Nel frattempo non bisognerà far nulla se non aspettare e controllare, di tanto in tanto, il proprio saldo per vedere se gli importi – che non saranno tassati – sono già stati accreditati. Al momento serve solo pazienza.
Super Cashback, come aggiudicarsi i 1.500 euro
E non è finita qui. Oltre al rimborso da 150 euro, c’è anche il Super Cashback, ovvero un “premio” da 1.500 euro che verrà corrisposto a tutti coloro che, nell’arco di questi sei mesi, hanno effettuato il numero più alto di transazioni, a prescindere dall’importo del singolo acquisto. Valgono, di fatto, anche 1.000 transazioni da 2 euro, giusto per fare un esempio. L’importante è averne fatte più degli altri, classificandosi entro i primi 100mila. Una corsa ai 1.500 euro che da una parte ha creato una ludopatia di governo (con persone che hanno cambiato il proprio stile di vita, andando più volte al supermercato), dall’altra ha causato non pochi problemi agli esercenti, come i benzinai presi d’assalto dai “furbetti del Cashback” che, di notte, facevano centinaia di transazioni di pochi centesimi per “drogare” la classifica.
I rimborsi entro il 30 novembre 2021
Negli ultimi mesi si è reso necessario un intervento del governo che ha effettuato verifiche su alcune transazione definite «anomale, ricorrenti di importo irrisorio, effettuate in numero elevato presso lo stesso esercente, lo stesso giorno e che, pertanto, appaiono non qualificabili come “acquisti” di beni o servizi». Un’indagine per scovare i “furbetti del Cashback” che, di fatto, rallenterà l’erogazione dei rimborsi da 1.500 euro. Per consentire a chiunque avesse bisogno di presentare reclami (perché si è visto ingiustamente decurtare il numero di transazioni effettuate a seguito di questi controlli; c’è tempo fino al 29 agosto 2021), l’accredito avverrà entro il 30 novembre 2021. La graduatoria dovrebbe essere pubblicata solo in autunno, non prima. Il regolamento, comunque, prevede che, nel caso di parità del numero di transazioni valide, verrà data precedenza a chi ha effettuato l’ultima transazione valida prima degli altri partecipanti al Cashback.
Foto in copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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