Euro 2020, Bassetti: «Stasera evitate abbracci e contatti ravvicinati. Poi correte a vaccinarvi come Mancini»
L’infettivologo Matteo Bassetti non le manda certo a dire e oggi, in vista della finalissima di Euro 2020, torna a parlare dell’accesso agli stadi e delle conseguenti limitazioni per il contenimento della pandemia del Coronavirus nel nostro Paese. «In Italia si continua a discutere delle regole con cui seguire la finale degli Europei, ma la partita ormai è stasera. Siamo stati uno dei Paesi più conservatori sui criteri per accedere agli stadi, mentre avremmo potuto fare entrare liberamente almeno i vaccinati. E ancora oggi continuiamo con una discussione fuori tempo massimo tra chi vorrebbe limitare l’accesso alle piazze alle persone con due dosi, a chi ha il greenpass, e chi preferirebbe il liberi tutti. Bisognava pensarci un mese fa», tuona il direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova.
«Chi non ha due dosi di vaccino deve fare attenzione»
Ormai è troppo tardi. Ne è convinto Matteo Bassetti anche perché la partita, che vede l’Italia sfidare l’Inghilterra, è solo tra qualche ora: «La verità è che abbiamo già deciso tutti cosa fare stasera. C’è chi ha invitato gli amici a casa, chi si ritrova in pizzeria, chi in piazza col maxischermo. Sarebbe inutile un decreto dell’ultimo minuto, ma forse sarebbe utile qualche indicazioni di prudenza». E allora cosa fare per evitare di beccarsi il Covid in una serata di euforia come questa? «Se si è vaccinati con due dosi per me si può fare quello che si vuole, mentre tutti gli altri devono fare un po’ più di attenzione. È evidente che non si può chiedere agli italiani di tenere la mascherina all’aperto durante la partita, ma sarebbe saggio evitare contatti ravvicinati e abbracci senza criterio», spiega.
Il post di Matteo Bassetti su Facebook
Il consiglio di Bassetti per evitare di beccarsi il Covid
Poi dà un consiglio (forte e chiaro) agli italiani: «Il mio consiglio è di prendere lo spunto da questa partita per correre a vaccinarsi nei prossimi giorni, perché da protetti si potrà godere meglio di eventi come questo. Per tornare a seguire le squadre del cuore nei prossimi mesi bisogna proteggersi». «Non dimentichiamo – conclude – che Mancini è testimonial della campagna vaccinale e tutti i calciatori si sono protetti. Non si può tifare la nazionale senza vaccinarsi […] Tifare per l’Italia significa tifare per la ripartenza del Paese e dunque essere vaccinati. Non possiamo permetterci altre chiusure a settembre. Vaccinarci tutti è l’unico sistema per non rifermare l’Italia».
Foto in copertina: FACEBOOK/MATTEO BASSETTI
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