Sindrome di Guillain-Barré: l’allarme degli Usa sul possibile legame con il vaccino Johnson & Johnson
La Food and Drug Administration ha emesso un nuovo avviso su un possibile legame tra il vaccino anti Covid-19 Johnson & Johnson e una rara patologia neurologica nota come sindrome di Guillain-Barré. Secondo l’agenzia Usa per la sicurezza dei farmaci il rischio è da tre a cinque volte più alto tra i vaccinati con J&J rispetto alla popolazione degli Usa. La Fda ha identificato un centinaio di casi, la maggior parte dai 50 anni in su, con un decesso. Quasi 13 milioni di persone hanno ricevuto negli Stati Uniti il vaccino Janssen, che è stato correlato anche ai casi di trombocitopenia e ai coaguli del sangue come Vaxzevria di AstraZeneca. La sindrome di Guillain-Barré è una polineuropatia infiammatoria acuta caratterizzata da debolezza muscolare e lieve perdita della sensibilità distale. La maggior parte delle persone che si sono ammalate dopo il vaccino è guarita.
La sindrome di Guillain-Barré e il vaccino Johnson & Johnson
Il New York Times ha scritto che secondo i rapporti del database i sintomi di Guillain-Barré si sono sviluppati entro circa tre settimane dalla vaccinazione. Uno degli immunizzati, un uomo di 57 anni del Delaware che aveva subito sia un infarto che un ictus negli ultimi quattro anni, è morto all’inizio di aprile dopo essere stato vaccinato e aver sviluppato la sindrome. La Fda ha comunque concluso che i benefici del vaccino nella prevenzione di malattie gravi o morte per coronavirus superano ancora di gran lunga qualsiasi pericolo, ma prevede di includere la clausola nei fogli informativi sul farmaco destinati a fornitori e pazienti. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc) hanno spiegato che i casi in questione sono stati segnalati in gran parte a due settimane dalla vaccinazione e principalmente tra soggetti maschi di età pari o superiore a 50 anni. L’amministrazione Biden dovrebbe annunciare il nuovo avviso già oggi, martedì 13 luglio. I regolatori europei potrebbero presto associarsi. Non è stato trovato alcun collegamento tra la sindrome di Guillain-Barré e i vaccini contro il Coronavirus sviluppati da Pfizer-BioNTech o Moderna, gli altri due produttori autorizzati a livello federale dagli Usa, che si affidano a una tecnologia diversa.
L’avviso di Fda su J&J e la campagna vaccinale negli Usa
Il nuovo alert della Fda sulla sicurezza arriva mentre il ritmo delle vaccinazioni negli Usa è notevolmente rallentato e la variante Delta si sta diffondendo rapidamente nelle aree sotto vaccinate. I funzionari sanitari federali sono preoccupati che la notizia possa rendere alcune persone ancora più riluttanti ad accettare i vaccini sviluppati da Pfizer-BioNTech o Moderna, anche se oltre 100 milioni di persone hanno ricevuto quei preparati. Quasi un terzo degli adulti degli Stati Uniti rimane non vaccinato. L’amministrazione Biden sta ora arruolando operatori della comunità in campagne porta a porta, fornendo dosi ai medici di base e ampliando le cliniche mobili nel tentativo di convincere i non vaccinati ad accettare le iniezioni.
In una settimana negli Usa si è registrato un aumento del 47% dei casi di positivi a Sars-Cov-2 secondo la Johns Hopkins University, mentre la Cnn riferisce che un terzo dei contagi si sono verificati in stati come la Florida, Louisiana, Arkansas, Missouri e Nevada. Alcune terapie intensive hanno quasi raggiunto il limite di nuovo. Secondo il dottor Jonathan Reiner, commentatore medico della Cnn, c’è il rischio che torni a salire anche la mortalità e si tratterebbe di morti evitabili grazie ai vaccini. Alcuni esperti della salute tornano a chiedere che il vaccino sia reso obbligatorio almeno a livello locale. Favorevole anche Anthony Fauci, l’immunologo a capo del National Institutes of Allergy and Infectious Disease.
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