«Stop alle Grandi navi dentro Venezia»: il Consiglio dei ministri approva il nuovo decreto per la città sull’acqua
Le grandi navi di dimensioni superiori alle 25 mila tonnellate da agosto non attraccheranno più nel porto di Venezia, ma in quello di Marghera. La decisione è stata presa nel corso del Consiglio dei ministri di oggi, 13 luglio e rientra nel nuovo decreto per Venezia. Le ricadute economiche che coinvolgeranno le centinaia di lavoratori portuali saranno ammortizzate da indennizzi e cassa integrazione per aiutare gli operai coinvolti dalla misura. L’approvazione del decreto sulle grandi navi fa di questa «davvero una giornata importante: non è esagerato definirla storica perché dopo anni di attesa dal primo agosto non passeranno più grandi navi davanti San Marco e il canale della Giudecca». Così Dario Franceschini, ministro della Cultura, al termine del Consiglio dei ministri lasciando Palazzo Chigi. Poco più di un mese fa, lo scorso 3 giugno, una nave da crociera è entrata a Venezia per la prima volta dall’inizio della pandemia, nonostante il governo guidato da Mario Draghi avesse dichiarato che le navi sarebbero state bandite dal centro storico. Decine di attivisti No Grandi Navi avevano protestato, dicendo di essere stati «ingannati» dal governo italiano.
Il decreto
In una nota diffusa dalla presidenza del Consiglio, viene spiegato che «il decreto adottato oggi costituisce un importante passaggio per la tutela del sistema lagunare veneziano. Queste norme intervengono nell’immediato con le cautele e i ristori necessari per mitigare l’impatto occupazionale sul settore e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti attracco fuori dalle aree protette della laguna con l’obiettivo di rendere compatibile l’attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale.
Al tempo stesso si concluderanno i lavori di completamento del Mose e si realizzerà in tempi brevi l’Autorità della Laguna con la rinascita del Magistrato alle acque».
Le nuove misure
Oltre all’attracco, nel nuovo decreto è previsto il divieto di navigazione a Venezia e nelle vie marittime definite di interesse culturale. Il divieto di navigazione è previsto per le navi con almeno una di queste caratteristiche:
- più di 25.000 tonnellate di stazza lorda;
- più di 180 metri di lunghezza;
- più di 35 metri di altezza
- produzione superiore allo 0,1% di zolfo
- le navi che non hanno le predette quattro caratteristiche, e che sono dunque considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare (si tratta di navi da crociera da circa 200 passeggeri)
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