Meloni e l’obbligo vaccinale da società «orwelliana»? Nel 2018 scriveva altro ma il tweet è stato rimosso
Per porre fine alla Pandemia Covid19 abbiamo bisogno dei vaccini che, visti i risultati, si stanno dimostrando efficaci per contrastare le ospedalizzazioni e i decessi. Le varianti Delta (quella indiana) e la Alpha (quella inglese), non ci aiutano, bisogna fermare la sua replicazione per impedire la formazione di nuove varianti, più o meno pericolose, e per farlo bisogna proseguire con le ormai consolidate pratiche igieniche accompagnata da una solida vaccinazione di massa. Purtroppo, a causa di una pessima informazione e uno scontro politico che non segue il parere scientifico, in molti hanno dato seguito a narrative tipicamente NoVax. Giorgia Meloni, in un post Facebook del 2018 riportato nel suo sito, denunciava questo problema per poi cambiare idea proprio nel periodo più delicato, quello riguardante la campagna vaccinale 2021, e recentemente contestata per questo anche da Roberto Burioni.
«I vaccini sono una delle conquiste più importanti nella storia della medicina e le vaccinazioni obbligatorie sono lo strumento che la comunità scientifica ci consiglia per debellare patologie solo apparentemente sconfitte per sempre», scrive Giorgia Meloni nel suo sito ufficiale per poi criticare gli errori della politica che minano l’importanza di tale scoperta: «Lanciare messaggi confusi e contraddittori, con il rischio di alimentare paure e notizie false, è un errore che la politica non deve commettere. La salute degli italiani, e in particolare dei nostri figli, non è argomento sul quale dividersi o dare giudizi sommari».
Nel 2018 la leader di Fratelli d’Italia non aveva alcun dubbio. L’undici agosto scriveva: «Sui #vaccini occorre avere l’umiltà di affidarsi alla comunità scientifica. Per questo penso che tornare indietro sarebbe un errore. È un tema che non va affrontato a livello ideologico: lasciamo stabilire a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori».
Proprio sull’obbligatorietà vaccinale cambierà idea arrivando a sostenere nel 2021, contestando le dichiarazioni del Governo, che non sarebbe contemplata nella Costituzione italiana: «Speranza scandaloso! Dichiara che “in questo momento non c’è una previsione di altro tipo sull’obbligatorietà” dei vaccini. In questo momento? Non giochiamo! Il Governo si dia una calmata, non siamo un regime totalitario. La nostra Costituzione non contempla l’obbligo vaccinale». Di fatto, tale affermazione non risulta vera e lo dimostrano le sentenze della Corte Costituzionale (ne abbiamo parlato qui). Ricordiamo che in merito si era espressa anche la Corte europea per i diritti dell’uomo.
Ciò che risulta strano è che a seguito di un tweet, dove venivano riportati diversi interventi social da parte di Giorgia Meloni sull’obbligo vaccinale, quello della leader di Fratelli d’Italia risulta non più raggiungibile. Quale? Proprio quello dell’undici agosto 2018 dove scriveva «lasciamo stabilire a chi ha competenze quali siano i vaccini necessari e obbligatori».
Rimane un altro tweet, sempre del 2018, dove la stessa Giorgia Meloni interveniva sui Rom citando anche i vaccini: «Se io sono cittadino italiano non #Rom, allo Stato devo dire: dove abito, da quando ci abito, se sono sposata oppure no, quanti soldi ho in banca, devo pagare fino all’ultimo centesimo di tasse e se non faccio i vaccini mi denunciano. Scusate si può fare per tutti?».
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