Decreto Covid, nuove regole sui colori: da Ferragosto possibili zone gialle. Green pass, multe fino a 400 euro per chi sgarra
Rispetto all’estate dello scorso anno, in cui il Coronavirus ha dato tregua fino ad agosto inoltrato, le curve epidemiologiche della pandemia iniziano a preoccupare già da metà luglio. Il governo, dunque, sta decidendo di correre ai ripari, prima di tutto sfruttando lo strumento del Green pass, novità del 2021. Il decreto Covid in corso di definizione dovrebbe prevedere multe fino a 400 euro per i clienti di locali pubblici dove c’è il rischio di assembramento. Sanzione che si riduce a 260 euro se pagata entro cinque giorni. Per i gestori dei locali che, nonostante le condizioni di calca, vi fanno accedere cittadini senza Green pass, è prevista la sospensione dell’attività per cinque giorni. Nuovi dettagli emergeranno a inizio settimana prossima, quando si riunirà la cabina di regia politica guidata da Mario Draghi. Tra giovedì e venerdì – 22 e 23 luglio – il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera la nuovo decreto Covid. Partito democratico e Liberi uguali – e con loro il ministro della Salute Roberto Speranza – vorrebbero introdurre le restrizioni macroniane, mentre Lega e Movimento 5 stelle vorrebbero misure più blande, per tutelare la ripresa economica di turismo e ristorazione.
Green pass per viaggi ed eventi: il nodo su bar e ristoranti
Mentre la maggioranza trova i suoi equilibri interni, si definiscono le situazioni e i luoghi in cui sarà necessario, per gli avventori, avere il Green pass. Rilasciato dopo la vaccinazione, la guarigione dalla Covid-19 o l’esito negativo di un tampone, il certificato – che adesso, in Italia, viene rilasciato già con una sola dose – dovrebbe essere consegnato solo in seguito al completamento del ciclo vaccinale. Questo perché la variante Delta ha dimostrato di riuscire a superare con facilità le barriere di un’immunizzazione solo parziale. In che contesti, secondo il decreto Covid, dovrà essere utilizzato? Per viaggiare su treni, aerei e navi, per entrare nei cinema, teatri e sale da concerto, per frequentare palestre, piscine ed eventualmente discoteche, per assistere ad eventi sportivi e grandi manifestazioni, per fare shopping nei centri commerciali. Insomma, ovunque ci sia il rischio di affollamento o di dover attendere in file per più di 15 minuti.
È braccio di ferro sull’obbligatorietà del Green pass per l’accesso ai ristoranti al chiuso. Matteo Salvini è stato netto: «Non serve terrorizzare le persone prima del tempo». La ministra Mara Carfagna, altrettanto, ritiene ostico replicare il sistema francese: «È difficile da noi utilizzare il Green pass per trasporti pubblici, bar e ristoranti». Enrico Letta, segretario del Pd, glissa così sulle resistenze che provengono dal centrodestra: «Atteggiamenti irresponsabili per tre voti in più». Il garante della privacy, intanto, ha sottolineato l’importanza di tutelare la riservatezza, durante i controlli di idoneità. Dovrebbero essere deputate, dunque, solo le forze dell’ordine a eseguire i controlli più specifici, mentre ai gestori degli spazi sarà richiesto di verificare semplicemente il possesso del Green pass.
Rischio nuove zone gialle da metà agosto: cambiano le regole sui colori
Il governo avrebbe voluto prolungare lo stato di emergenza per un paio di mesi ancora. Ma con la ripresa dei contagi, è probabile che il prossimo Consiglio dei ministri deliberi per una proroga fino al 31 dicembre. L’argomento più caldo tra tecnici e politici, però, resta quello del ritorno alle zone colorate. Diverse regioni, nelle prossime settimane – c’è chi sostiene a fine luglio, chi a metà agosto -, passeranno nella fascia di rischio gialla. Ciò non implicherà il ripristino del coprifuoco, ma il ritorno della mascherina obbligatoria e di altre restrizioni. Partendo dai ristoranti che, all’interno, non potranno accogliere più di quattro commensali per tavolo. Ancora, gli stadi, i palazzetti sportivi, le arene e le sale per eventi dovranno ridurre la capienza massima: 1.000 spettatori negli spazi aperti, 500 al chiuso. Infine, potrebbero subentrare limitazioni per le feste in zona gialla, anche per le cerimonie religiose come i matrimoni.
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