Reggio Calabria ferma le firme per il referendum eutanasia: «Tratta temi in contrasto con la religione»
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/06/suicidio-assistito-tribunale-ancona.jpg)
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/06/suicidio-assistito-tribunale-ancona.jpg)
Il comune di Reggio Calabria nega il permesso per il tavolino di raccolta firme per il referendum sull’eutanasia perché «tratta temi antitetici ai dogmi religiosi». Lo fa sapere l’attivista e politico Marco Cappato su Twitter, a cui il municipio ha negato la concessione di piazza San Giorgio per la raccolta firme dell’associazione “Luca Coscioni”. L’assessora alle attività produttive della cittadina Irene Calabrò nega tutto e parla di un disguido generato dagli uffici comunali. Non solo, Calabrò invita l’esponente radicale a una visita in città. Ma all’inizio di luglio i radicali avevano lamentato un’altra curiosa situazione, sempre a Reggio: la Città Metropolitana aveva concesso un solo tavolo per i Referendum Day e un totale di tre per tutto luglio.
July 17, 2021
Leggi anche:
- La Spagna approva la legge sull’eutanasia. Sanchez: «Oggi siamo un Paese più umano, più giusto e più libero»
- La Nuova Zelanda ha legalizzato l’eutanasia ma non l’uso della cannabis
- Eutanasia, Cappato: «Il ricorso del pm? Colpa del vuoto normativo. È ora che il parlamento intervenga» – L’intervista
- Il Tribunale di Ancona apre alla possibilità di suicidio assistito: è la prima volta in Italia