Stretta dell’Università Statale di Milano sugli alloggi: niente stanza a chi non è vaccinato
Niente vaccino anti-Covid? Allora nessuna possibilità di presentare domanda per la richiesta di un alloggio presso le residenze e gli appartamenti messi a disposizione dei fuori sede dall’Università Statale di Milano. Oltre ai criteri di merito e reddito, per il prossimo anno accademico, l’Ateneo del capoluogo lombardo ha fissato come requisito essenziale per poter accedere al bando di concorso l’«essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19». Una scelta legata anche a questioni di sicurezza, perché data l’emergenza ancora in corso, le camere doppie sono state riconvertite in camere singole, in modo da poter garantire l’isolamento degli studenti in caso di contagio e di quarantena. Di conseguenza, il numero di alloggi disponibili per i fuori sede è diminuito, riducendosi a circa 615 camere che verranno affittate a 2.750 euro annui per quanti risulteranno idonei e vincitori nella graduatoria finale di assegnazione in base ai requisiti richiesti. Le richieste d’alloggio potranno essere presentate entro settembre. Ma dato l’inizio ritardato delle vaccinazioni per i più giovani, l’Università di Milano darà tempo fino al 31 dicembre per completare la vaccinazione e ottenere dunque la certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid.
Foto in copertina: Ansa/Matteo Corner
Leggi anche:
- Vaccini obbligatori per gli insegnanti, caccia gli ultimi indecisi. Il ministro Bianchi: «Ne discuteremo in Cdm: deciderà il governo»
- Vaccini sconsigliati per i giovani? L’ex capo dell’Ema Rasi: «Mai stati così sicuri: vanno fatti anche a giovani e bambini»
- Stop ai viaggi studio all’estero: marcia indietro dell’Inps dopo il maxi-focolaio di studenti a Dubai
- Scuola, Cts: «Il ritorno in presenza è fondamentale: si varino misure per vaccinare insegnanti e personale»
- I ragazzi positivi che sfuggono alla quarantena: «Spengono i telefonini e mentono ai medici»