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Arrestato a Parigi l’ex Br Maurizio Di Marzio: era l’ultimo terrorista latitante in Francia – Il video

19 Luglio 2021 - 11:13 Maria Pia Mazza
L'ex Br era riuscito a sfuggire all'operazione «Ombre rosse» dell'aprile scorso in cui vennero arrestati sette terroristi italiani ancora latitanti in Francia

La polizia francese ha arrestato questa mattina a Parigi anche l’ultimo ex terrorista, per cui l’Italia chiede l’estradizione di diversi ex militanti di varie organizzazioni terroristiche che da circa 30 anni godevano in Francia del diritto d’asilo, Maurizio Di Marzio, sfuggito all’operazione di fine aprile scorso. Il provvedimento depositato l’8 luglio dalla Corte d’Assise di Roma ha stabilito infatti che non è ancora prescritta la sua pena. 59 anni, ex membro dell’ala militarista delle Brigate rosse, deve scontare ancora un residuo di pena a 5 anni e 9 mesi per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. A Parigi Di Marzio si era rifatto una vita aprendo anche un ristorante in centro chiamato “La Baraonda”. Il nome di Di Marzio è legato a due fatti di sangue degli anni di piombo: l’attentato al dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi, nel 1981 e il tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone il giorno della Befana del 1982. «Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15 – scriveva il quotidiano L’Unità una settimana dopo -. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava. Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale avrebbe avuto la forza di reagire esplodendo a sua volta due colpi. Stando alla nuova versione, invece, altri componenti del commando Br erano appostati sul pianerottolo e avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra ferito a sua volta da tre proiettili al volto».

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