Reddito di cittadinanza, Meloni: «Va abolito, è come il metadone per i tossicodipendenti»
Il reddito di cittadinanza? Secondo Giorgia Meloni non solo andrebbe abolito, ma «è come il metadone» per i tossicodipendenti. «Quando chiesi al ministro dell’Economia dell’epoca che stavamo facendo per il Sud mi risposero ‘Reddito di cittadinanza’. Invece per il Sud servono le infrastrutture», ha detto la leader di Fratelli d’Italia. «Il reddito è fatto male, è una legge cretina. Ci devono essere strumenti di sostegno ma pensiamo all’assegno universale per chi perde il lavoro. Invece così diventa un deterrente al lavoro: non si trovano più lavoratori nella ristorazione, nel turismo, perché i ragazzi vanno lì e dicono, ‘guarda vengo e lavoro in nero così prendo il reddito’».
«Quello dei vaccini non sia un tema ideologico»
Meloni, a margine di un incontro del partito a Napoli per la presentazione del suo libro Io sono Giorgia si è espressa anche sul tema vaccini: «L’ho detto e lo ripeto. Sono una persona che, a differenza di quanto trapela da certa stampa interessata, è abituata a sostenere le sue tesi. Se avessi deciso di non vaccinarmi lo avrei già detto. Ho detto che mi vaccino, non vi preoccupate», ha detto il presidente di FdI hai giornalisti. Sul tema dei vaccini, ha spiegato, «penso che stiamo affrontando su un piano ideologico un tema che ideologico non è. Il vero problema della campagna di vaccinazione fino a qui è stata l’assenza di trasparenza e le informazioni caotiche e contraddittorie che hanno spaventato e allontanato i cittadini». Per Meloni l’unico modo che abbiamo di favorire la campagna è «combattere l’assenza di trasparenza e la confusione con informazioni chiare, precise, che ci aiutino anche a fare delle scelte. Se alla confusione aggiungessimo gli obblighi non aiuteremmo la campagna». «Mentre noi parliamo della vaccinazione dei bambini, che è una cosa su cui mi permetto di avere dei dubbi», ha detto Meloni, «abbiamo più di due milioni di over 60 non vaccinati, che rischiano di finire in terapia intensiva e morire».
«Green Pass come in Francia? Provvedimento economicida»
Anche sulla discussa questione del Green Pass (è atteso per il 26 luglio, giorno di entrata in vigore del nuovo decreto Covid, la lista dei luoghi in cui sarà obbligatorio), Meloni ha le idee chiare: «Immaginare di applicare un Green Pass come quello di Macron in Italia sarebbe un provvedimento economicida. Mi pare che Repubblica – ha detto – oggi riportasse dati per i quali solo il fatto di aver aperto questo dibattito in Italia ha praticamente fatto fallire la stagione turistica. Vale la pena ricordare che il green pass in Europa nasceva per favorire la circolazione delle persone, quindi il turismo. Applicarlo per poter partecipare alla vita sociale è una scelta diametralmente opposta», sostiene Meloni, «inutile sul piano del contrasto della pandemia. Ma in compenso drammatica sul piano economico, anche perché Spagna, Grecia e Croazia sono Paesi che non stanno applicando quelle norme». Quindi rischiamo che si vada in vacanza in Spagna e poi ci portino il Covid in italia e questo non si risolve con il green pass al ristorante, quindi confido che il governo eviti questa scelta folle».
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