L’attacco a tutto campo di Letta a Salvini, dal ddl Zan ai vaccini: «Omofobo» e «completo irresponsabile»
«Omofobo» a proposito del Ddl Zan, «un completo irresponsabile» sul tema dei vaccini. Il leader del Pd Enrico Letta ha sferrato un doppio attacco a Matteo Salvini da Palermo. «Chi è omofobo in Europa non può essere un credibile interlocutore in Italia: quando mi si chiede perché non parli con Salvini su questo tema, io dico Salvini ritiri tutte le posizioni omofobe che ha espresso in Europa, a sostegno per esempio della legge di Orban: non si può essere omofobi in Europa e poi voler dialogare con noi: è incompatibile», ha detto Letta nel capoluogo siciliano. Mentre il leader della Lega, da Orvieto, parlando con i giornalisti dopo un incontro per promuovere il referendum sulla riforma della giustizia, ha auspicato che il ddl Zan non «metta a rischio» la tenuta del Governo. «Abbiamo proposto 18 soluzioni e raccolto l’appello del Santo Padre. Speriamo che domani, invece di andare allo scontro, Letta scelga il confronto e il dialogo, altrimenti la legge non verrà mai approvata», ha detto Salvini.
L’altro affondo di Letta è avvenuto sulla campagna vaccinale: «Le vaccinazioni anti-Covid non sono un optional. Quando sento e vedo Salvini che ride e scherza penso che questo atteggiamento sia completamente irresponsabile: non si scherza sulle vaccinazioni, non si scherza sulla salute degli italiani», ha detto Letta commentando le parole di ieri di Salvini sui vaccini. «In quest’anno e mezzo troppi italiani hanno perso la vita perché c’è stata poca attenzione su cose sulle quali si poteva probabilmente fare di più. Oggi – ha aggiunto il segretario dem – abbiamo imparato la lezione, non facciamo errori: le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti».
La replica di Salvini: «Se fosse per il Pd avremmo ancora Conte e Arcuri»
Salvini ha replicato: «Il caldo a qualcuno che era abituato a vivere a Parigi fa brutti scherzi. Mi vedete ridere e scherzare?». E poi ha aggiunto: «Se fosse per il Pd avremmo ancora Conte e Arcuri. Ve lo vedete Arcuri a vaccinare gli italiani? Noi rispondiamo con Draghi, Figliuolo e con la serietà». Solo ieri il leader della Lega durante la campagna di raccolta firme per il referendum sulla Giustizia, dichiarava: «Mi rifiuto di vedere qualcuno che insegue mio figlio che ha 18 anni con un tampone o con una siringa. Prudenti sì, terrorizzati no». Salvini, poi, ha puntualizzato di non essere No Vax: «I miei genitori di 75 e 76 anni sono vaccinati due volte, tranquilli e sicuri», ma, ha detto oggi a Siena a margine di un comizio, «parlare di obbligo vaccinale per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero dove la gente deve fare le cose perché ci crede».
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